STORIE
Lo cantava anche Battiato: "è inutile ca 'ntrizzi e fai cannola, u santu è di mammuru e non suda"
Tra i modi di dire più utilizzati nella Sicilia orientale c’è senz’altro questo, reso ancora più celebre dalla canzone di Franco Battiato “Veni l’autunnu”. Vi spieghiamo il suo significato
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Franco Battiato
Nel testo di Veni l'autunnu, Franco Battiato, tra dialetto siciliano e arabo, racconta le tinte e le caratteristiche della stagione autunnale. Ricordi, memorie, aneddoti, paesaggi e un riferimento a uno modo dire molto in voga nella parte orientale dell’isola: «è inutile ca ‘ntrizzi e fai cannola, u santu è di mammuru e non suda», letteralmente «è inutile che intrecci e fai boccoli, il santo è di marmo e non suda».
L’origine del detto, secondo la tradizione, fa riferimento ad un dialogo tra madre e figlia una domenica mattina, quando quest’ultima era intenta a pettinarsi e sistemarsi per andare a messa dove avrebbe incontrato il ragazzo di cui era innamorata.
Oggigiorno l’espressione è estesa anche ad altre circostanze, non per forza amorose, riferibili a contesti in cui qualcuno viene adulato, ma si tratta di un incensamento che serve a poco, se non a niente.
Battiato si avvale di queste parole in quella che è una vera e propria dichiarazione d’amore verso la sua Sicilia, esprimendo tutta la sua amarezza per quegli ‘orrori’ che provengono da chi la abita.
La sua poesia è un perfetto commiato all’estate e un saluto alla nuova stagione che incombe, tra colori mutevoli, odore di castagne arrosto, l’aria che rinfresca, le giornate che cominciano ad accorciarsi e la pioggia che batte sui vetri.
Atmosfere malinconiche di grande fascino di una stagione tutta da scoprire, così come si mostra anche in terra siciliana.
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