CRONACA
Li vedi la sera per le strade del centro a Palermo: sono gli "angeli della malamovida"
L'associazione "Redivivi Aps" ha siglato un accordo con il Comune per svolgere un'azione per le strade del centro per contrastare l'abuso di droga e alcol
Con una delibera di Giunta, è stato approvato un progetto che prevede il monitoraggio delle zone ritenute più a rischio. Vale a dire Vucciria, piazza Sant’Anna, via Isidoro La Lumia e via Maqueda.
In cantiere c’è, infatti, la stipula di una convenzione, del valore di 54 mila euro, tra l’amministrazione comunale e l’associazione "Redivivi APS", che si occupa, dal 1993, di fornire servizi nel settore della povertà estrema.
Si dialoga con i ragazzi e gli avventori dei luoghi della movida per informarli su quelli che sono i rischi connessi alle dipendenze in generale e all’abuso di alcol e droga.
«Come sappiamo, in questo periodo, c’è stato un allarme generale per quanto riguarda la malamovida – spiega il presidente dell’associazione Redivivi APS, Roberto Cascio -. È necessario un intervento molto ampio su vari aspetti che riguardano la sicurezza in città. Il nostro coinvolgimento arriverà perché c’è bisogno di un intervento di tipo sociale.
Tanti gli episodi che hanno gettato nello sconforto i cittadini. L’ultimo sabato scorso, quando, attorno alle 23, proprio in centro, quando, in Piazza Verdi si stava svolgendo “Sherbeth”, il festival del gelato artigianale, due gruppi di giovani hanno iniziato a litigare con tanto di calci e pugni. Subito dopo, la lite si è spostata all’interno della Champagneria. Proprio lì uno dei coinvolti è fuggito perché ferito alla testa e sanguinante.
E, ancora, lo scorso 21 settembre, il giovane 21enne ferito nei pressi del locale Finch lounge, trasportato a Villa Sofia con diverse ferite tra petto e addome. O la rissa e i colpi di pistola in via La Lumia, il 10 dicembre dello scorso anno.
Non solo (purtroppo) aggressioni. Anche lo spaccio di crack e furti a tutte le ore del giorno e della notte (come vi abbiamo raccontato in articoli precedenti). Cittadini spaventati e barricati in casa nella zona di via Maqueda "bassa", nel tratto che va dai Quattro Canti a porta di Vicari, nei pressi della stazione centrale.
Un’escalation di violenza alla quale, adesso, i residenti dicono “stop” per tornare a vivere la movida palermitana in totale serenità.
Si cerca, dunque, non di bloccare la movida e il divertimento, ma di renderla più consapevole e responsabile. Verrà, infatti, fornita un’assistenza morale e sociale. Al momento, il progetto è in fase di sviluppo e i volontari di Redivivi stanno cercando di delineare un piano d’azione mirato.
«Capiremo come muoverci, qual è il modo migliore per cercare di sensibilizzare i ragazzi e, a quel punto, cercheremo le varie soluzioni – prosegue il presidente dell’associazione Redivivi APS -.
Quando si adotta un approccio sociale, è più semplice che si instauri il dialogo. In quel momento, si riesce a comprendere qual è il bisogno. Solo a quel punto saremo in grado di trovare la soluzione.
E ciò può nascere, semplicemente, dal cominciare a chiedere: "Come stai?". In seguito, se necessario, agiremo di conseguenza contattando ospedali e forze dell’ordine. Cercheremo, soprattutto, di mediare».
Da anni, l’associazione Redivivi APS promuove la sua attività di “Unità di strada”, e si occupa di fornire ai senzatetto della città beni di prima necessità, vestiti e supporto morale per garantire quel minimo di sopravvivenza.
Redivivi, inoltre, si occupa anche di aiutare minori e disabili, cercando di fornire strumenti per accompagnarli all’autonomia.
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