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Le visite della Regina Elisabetta II a Palermo: da Palazzo Gangi alla preghiera per Falcone

La prima visita avvenne nel 1980 quando la regina decise di fare una deviazione imprevista e di recarsi a Palermo perché glielo avevano raccontato i suoi nonni

Maria Oliveri
Storica, saggista e operatrice culturale
  • 9 settembre 2022

La regina Elisabetta II

La regina Elisabetta II - che si è spenta giovedì 8 settembre, all’età di 96 anni, dopo 70 anni di regno - ha percorso l'equivalente di 42 volte il giro del mondo visitando oltre 100 Paesi ed ha avuto circa 21 mila impegni ufficiali.

La sovrana ha visitato l'Italia solo cinque volte, anzi cinque e mezzo come dicono alcuni esperti reali, l'ultima nel 2014; quando dopo essere stata ricevuta dall’allora presidente della Repubblica Giorgio Napolitano al Quirinale, fu accolta in Vaticano da Papa Francesco.

Si era trattato di visite che avevano consolidato il legame della regina britannica con il Bel Paese. Nove sono invece i viaggi dei Windsor in Sicilia, meta italiana preferita dei reali britannici insieme alla Toscana.

«Quasi una tradizione per la famiglia reale inglese, il cui amore per quest'isola si perde davvero nella notte dei tempi», afferma la giornalista Ilaria Grillini autrice del libro "Elizabeth – The Italian Queen".
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Già nel gennaio 1816 la ventenne Principessa Carlotta di Galles, figlia di Giorgio IV e di Carolina di Brunswick e futura moglie di Leopoldo di Sassonia – Coburgo, giungeva infatti a Catania.

Il primo viaggio ufficiale di un membro della famiglia reale inglese, a metà del Novecento, è stato quello della spumeggiante e brillante principessa Margareth (sorella di Elisabetta) non ancora diciannovenne: un lungo tour italiano, nel 1949, tra Capri, Sorrento, Venezia, il Duomo di Monreale con i suoi splendidi mosaici e la Cappella Palatina di Palermo, l'Isola Bella sul Lago Maggiore.

Elisabetta ha visitato l'Italia per la prima volta nel 1951, accompagnata dal marito, l’irrequieto principe Filippo: era ancora una principessa (sarebbe salita sul trono infatti il 6 Febbraio del 1952). La futura sovrana incontrò Papa Pio XII e successivamente venne ricevuta in colloquio privato con l'allora Presidente della Repubblica Luigi Einaudi.

La prima visita in Italia come regina avvenne solo dieci anni dopo, nel 1961, e poi le successive visite furono nel 1980, nel 2000 e nel 2014. Ogni visita veniva pianificata con precisione, secondo un rigoroso cerimoniale che di solito prevedeva l’incontro con il presidente della Repubblica e con il Papa e un'immersione nella cultura, nell'arte e nella tradizione del Paese.

Durante la visita del 2000, la Regina e il Principe Filippo si sono recati alla Cappella Sistina per poi assistere a un concerto al Teatro alla Scala di Milano.

Una deviazione imprevista è avvenuta nell'ottobre del 1980, quando la regina, prima di ripartire, decise di recarsi a Palermo, dove sua nonna Queen Mary, moglie di re Giorgio V, era stata nel 1925.

Ilaria Grillini spiega: «La Regina era un Capo di Stato consapevole del suo ruolo, ma nonostante questo visitò Palermo solo perché glielo avevano raccontato i suoi nonni, come solo una persona comune farebbe».

Elisabetta arrivò a Palermo per mare, a bordo dello yacth reale Britannia e si fermò solo per poco, visitando il Duomo di Monreale, il palazzo reale di Palermo e la cappella Palatina, attraversando la città su una Rolls Royce.

Indimenticabili sono i ricordi della colazione della coppia reale a Palazzo Gangi ('set' del grande ballo del Gattopardo di Luchino Visconti) della principessa Gloria Vanni Calvello Mantegna dei principi di San Vincenzo.

«La Sala degli Specchi – racconta – era stata allestita con tavole rotonde, semi apparecchiate, per non voltare le spalle alla regina... E una delle regole del cerimoniale di corte era iniziare a mangiare dopo la regina e fermarsi quando la regina si fermava…».

«Filippo era molto simpatico e cordiale – ricorda Gloria Vanni Calvello Mantegna dei principi di San Vincenzo – anche se ogni tanto si dimenticava di stare un passo dietro al sovrano e poi, appena se ne accorgeva, tornava indietro. La regina era perfetta nel suo ruolo, cortese… non fredda, ma nemmeno troppo espansiva».

Per l'occasione venne preparato il celebre timballo del "Gattopardo", gelato di pesce spada e melone e marsala doc.

A proposito di colazioni occorre ricordare che a tavola con la regina Elisabetta erano banditi aglio, piatti piccanti, spaghetti e salsa di pomodoro (perché potevano essere difficili da mangiare e macchiare ovunque) ma anche i frutti di bosco ("potrebbero restare in modo imbarazzante tra i denti", rischio considerato anche dal Times). La sovrana adorava il liquore Dubonnet.

La "mezza visita" che pochi conoscono e che Ilaria Grillini descrive nel suo libro è avvenuta nel 1992, quando la Regina aveva programmato di arrivare a Palermo, per poi partire per Malta, poco dopo la strage di Capaci e la morte del magistrato Giovanni Falcone, della moglie Francesca Morvillo e di tre agenti di scorta.

Dal momento che un lungo tratto dell'autostrada era stato distrutto dall’esplosione dinamitarda, fu costruito un ponte di legno per permettere alla Regina di fermarsi a deporre una corona di fiori sul luogo dell'attentato, accanto a quella del presidente della Repubblica Oscar Luigi Scalfaro, raccogliendosi in preghiera per una decina di minuti.

Un piccolo inchino di rispetto per le vittime per poi ripartire in direzione del porto del capoluogo siciliano.
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