SPORT
La Sicilia conquista l'oro di nuoto in acque gelide: Marco è il più veloce sotto lo zero
Il siciliano Marco Gugliuzza è stato eletto il nuotatore più veloce durante la "Ice Swimming" in Germania: una versione decisamente estrema del classico nuoto
Marco Gugliuzza, medaglia d’oro di nuoto in acque gelide
Si chiama Marco Gugliuzza, ha 25 anni, è originario di Cefalù, è laureato in Scienze Motorie e dallo scorso febbraio è anche medaglia d’oro di nuoto in acque gelide.
Ice Swimming, così è conosciuto questo sport che è una versione decisamente estrema del classico nuoto: la gara si è svolta in Germania, all’interno delle acque congelate di un lago che si trova in prossimità di Hermsdorf-Erzgebirge, un paesino vicino Dresda al confine con la Repubblica Ceca.
«È stata una grossa sfida, sia psicologica che fisica - dice Marco - perché nonostante mi fossi allenato in piscina e nuotando a mare d’inverno, la temperatura dell’acqua non è mai scesa sotto gli 8 gradi mentre quella del lago sfiorava circa 1 o 2 gradi».
«Era a prima volta in assoluto per me che nuotavo in acque così fredde tanto è vero che ho avuto anche qualche piccola difficoltà nel coordinamento con la respirazione, anche se in questi casi è l’adrenalina che ti aiuta a combattere il freddo e la sensazione di intorpidimento dei muscoli».
In totale erano 70 gli atleti in gara, provenienti da 8 paesi del mondo (Germania, Italia, Paesi Bassi, Argentina, Polonia, Austria, Repubblica Ceca), che si sono sfidati nelle corsie d’acqua gelata, per una lunghezza di 25 metri, create appositamente dopo aver rotto la patina di ghiaccio che si era creata a copertura del lago per le rigide temperature.
Niente muta, ovviamente, per gli atleti in gara che hanno nuotato tutti solo il classico costumino da nuotatore agonista e gli occhialini. Marco è arrivato primo, conquistando l’oro, nella categoria 16-29 anni dello stile "50 metri delfino", ma non solo perchè avendo registrato un tempo di 29 secondi e 16 centesimi è stato anche premiato anche come il più veloce nuotatore in assoluto della gara.
«Ovviamente tutto è stato organizzato con la massima attenzione a qualsiasi evenienza, ogni atleta all’uscita dall’acqua ghiacciata veniva accompagnato all’interno delle vere e proprie tende-gazebo, montate ad hoc, riscaldate a temperatura crescente - continua Marco.
Per consentire un acclimamento naturale, prima si entrava nella tenda che registrata una temperatura che variava dai 10 ai 15 gradi, poi si passava ad un’altra tenda con 20-25 gradi e all’ultimo si finiva in una sauna acquatica che era vasca in legno con acqua calda tra 40 e i 45 gradi».
Un'altra particolarità di questa manifestazione sportiva è che tutte le premiazioni sono state fatte in pieno stile green ed ecologico, consegnato agli atleti in podio delle medaglie di legno realizzate dal taglio trasversale delle sezioni dei tronchi poi marchiate poi la categoria di riferimento.
Se ti è piaciuto questo articolo, continua a seguirci...
Iscriviti alla newsletter
|
GLI ARTICOLI PIÙ LETTI
-
STORIA E TRADIZIONI
Lo sfarzo a Palermo, poi il furto e la crisi: i gioielli perduti di Donna Franca Florio
-
ITINERARI E LUOGHI
Spunta all'improvviso e sembra il paradiso: dov'è (in Sicilia) la spiaggia con un record