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La scienziata siciliana in prima fila per il clima: la nuova capo spedizione in Antartide

Oltre a lei la missione sarà formata da altri 5 ricercatori italiani, da 6 scienziati francesi e da 1 medico inglese dell’Agenzia spaziale europea ESA. I dettagli

Aurelio Sanguinetti
Esperto di scienze naturali
  • 3 marzo 2025

La stazione Concordia in Antartide

Da qualche giorno ha preso il via la 21esima missione italiana invernale in Antartide, che come sempre ha sede all’interno della base italo-francese Concordia, distante 1.200 km dalla costa e a oltre 3mila metri di quota.

Quest’anno a guidarla è una scienziata siciliana, Simona Grimaldi, dell'Università degli studi di Catania, che come professione fa la Glaciologa ed è già esperta di missioni scientifiche in condizioni estreme.

Oltre a lei la missione sarà formata da altri 5 ricercatori italiani, da 6 scienziati francesi e da 1 medico inglese dell’Agenzia spaziale europea ESA, che passeranno i prossimi mesi ad affrontare varie avversità, nel lungo inverno antartico, svolgendo diversi esperimenti dalla notevole importanza.

La nuova missione fa parte del Programma Nazionale di Ricerche in Antartide ed è finanziata interamente dal ministero dell'Università e della Ricerca, mentre viene attuata dai membri del CNR, di Enea e dell'Istituto Nazionale di Oceanografia e di Geofisica Sperimentale.
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Diversi sono gli studi che verranno svolti all’interno della base Concordia. Essi approfondiranno tematiche complesse, come il geomagnetismo o gli effetti del cambiamento climatico sulla superficie fredda del polo, continuando ad estrarre carote di ghiaccio per stabilire quali sono state le fluttuazioni climatiche della Terra durante la preistoria.

Proprio qualche settimana fa, il team di ricerca della missione estiva aveva estratto la carota di ghiaccio più lunga ed antica del mondo, riuscendo a stabilire qual era il clima del nostro pianeta circa 1 milione e 200 mila anni fa.

Questa carota di ghiaccio era lunga 2.800 metri e fra gli autori della sua estrazione c’era un altro ricercatore siciliano, Federico Scoto, ennese, dell’Istituto di scienze polari del CNR.

Per raggiungere la base Concordia, gli scienziati devono sorvolare buona parte del continente antartico in elicottero, partendo dalla nave rompighiaccio Laura Bassi, che attualmente si trova nel Mare di Ross per compiere altri esperimenti (almeno fino alla prima metà di marzo), o dalla stazione italiana Mario Zucchelli che si trova sulla costa Baia Terra Nova.

Anche questa stazione si sta preparando alla fine della stagione estiva. Nell’arco degli ultimi mesi è stata abitata da oltre 140 persone, ma presto la sua popolazione calerà drasticamente di numero, in previsione dell’arrivo dell’inverno e dei suoi famosi – 86 gradi centigradi.
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