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La rinascita di un borgo siciliano: la Cunziria, set a cielo aperto che ispirò Verga e grandi registi

In una vallata, nella provincia catanese, il borgo della Cunziria è rinato grazie al lavoro del regista Lorenzo Muscoso che lì ha dato vita al Festival Verghiano

  • 7 dicembre 2020

Il borgo della Cunziria animata da spettatori e visitatori

C’è un piccolo borgo a Vizzini, nel Catanese, che sembra ritagliato dalla scenografia di un film e che nutre, diversificandola, la sua storia da secoli: stiamo parlando della Cunziria.

Tracce di vita in questo angolo veramente eccezionale dell’Isola, posto in una vallata aperta con tutto intorno altipiani ricoperti da piante di fico d’india, risalgono al ‘700: di quell’epoca sono rimasti ormai dei ruderi che testimoniano esempi di architettura e di cultura agricola dell’epoca.

Arrivando al secolo scorso, con un progressivo declino fino agli anni ’60, il borgo della Cunziria era un vivissimo centro dedito all’arte della conciatura delle pelli, professione artigianale molto richiesta nelle campagne e non solo.

Non a caso fu scelto per svolgere questa attività, poiché quasi naturalmente il borgo sembrava predisposto a favorire le diverse fasi di lavorazione.

Furono edificate una serie di casupole, in pietra, che per la particolare esposizione favorivano l’essiccamento delle pelli e, dettaglio non irrilevante, nei dintorni vi era abbondanza di tannino, estratto della pianta di sommacco, prezioso per la concia.
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Le vasche scavate appositamente nella roccia, invece, servivano per la fase finale della pulitura (di queste vasche sono emerse tracce da recenti scavi realizzati sul posto). Sul finire degli anni ’60 l’attività cessò di esistere e lasciò spazio ad altre opportunità di vita del borgo, inaspettate ma altrettanto artistiche e importanti.

Qui nel 1983 il regista Franco Zeffirelli ambientò un suo film definendo la Cunziria "uno strano misto di finzione teatrale e realtà della vita contadina, un flusso e riflusso del teatro nella verità e della verità nel teatro".

Zeffirelli fu il primo a portare la macchina da presa nel cuore del villaggio ma il suo fascino, estremamente poetico, venne ancor prima utilizzato dallo scrittore siciliano Giovanni Verga che lo mise da sfondo al famoso duello all’interno della Cavalleria Rusticana.

Nel 1996 vi tornò la macchina da presa, questa volta per il film “La Lupa” di Gabriele Lavia, che prese spunto dall’omonima novella verghiana, accendendo nuovamente i fari del grande schermo sul piccolo borgo.

Decenni dopo, nel 2013, grazie al regista vizzinese Lorenzo Muscoso, la Cunziria è tornata a vivere nuovamente attraverso l’arte.

«Siamo dovuti partire dalle opere di bonifica del posto - ci ha detto Lorenzo - che dopo le ultime riprese del film di Lavia era stato abbandonato. Grazie ad un progetto condiviso con la base militare di Sigonella, insieme alla Forestale, abbiamo recuperato il borgo predisponendolo alle attività culturali che poi abbiamo messo in scena con l’Associazione Dreamworld Pictures, nata nel 2011 con lo scopo di promuovere e produrre il patrimonio culturale dello scrittore Giovanni Verga, e la omonima Compagnia teatrale.

Il Festival Verghiano, che portiamo in giro ormai in tutta Italia di cui è madrina Maria Grazia Cucinotta, è nato proprio lì, con un riscontro di pubblico che non ci aspettavamo».

La Cunziria restituisce, infatti, perfettamente le atmosfere descritte dallo scrittore verista, da cui ha preso ispirazione, e si presta ad essere scenografia perenne; testimonianza viva delle ambientazioni letterarie.

«Una volta ripreso il borgo - continua Lorenzo - abbiamo realizzato anche un presepe verghiano e continuato a mettere in scena diversi spettacoli fino al 2017. Vogliamo rinnovare il protocollo di utilizzo del borgo al più presto sperando di tornare a farlo rivivere artisticamente così come merita, diffondendo la cultura verghiana».

Negli anni la Compagnia, patrocinata da diversi enti istituzionali, tra i quali il Ministero della Difesa degli Stati Uniti, la Regione Siciliana e il Parlamento Europeo, ha realizzato diversi progetti coinvolgendo, oltre ad attori professionisti dei paesi limitrofi, anche diverse scuole a livello nazionale con la partecipazione di migliaia di ragazzi.

«Il Festival Verghiano - ha concluso Lorenzo Muscoso - continua a crescere e girare il mondo. Siamo stati nel 2019 a Matera, Capitale Italiana della Cultura, e a Gravina di Puglia; anche quest’anno, nonostante la pandemia, siamo riusciti ad andare in scena a Donnafugata facendo incontrare le opere di Verga con il Barocco. Non dimentichiamo però il nostro borgo che vogliamo vedere animato con attori e personaggi al più presto».

Per raggiungere la Cunziria, da Palermo, bisogna immettersi sulla E90 e A19/E932 in direzione di SS117bis a Enna (uscita Enna da A19/E932), poi la SS561, SP 4, SS117bis, SS124 fino a Vizzini e da qui la SP147 che porta al borgo.
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