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La pioggia "minaccia" la Cattedrale: sei mesi per mettere a nuovo il Duomo di Palermo

Dopo una prima tranche di lavori si interviene sulle parti più colpite dalle infiltrazioni come le Tombe Reali, la cripta e alcuni pavimenti. A che punto siamo

  • 24 aprile 2025

La Cattedrale di Palermo

È un capolavoro a cavallo tra l’architettura normanna e quella gotica. Simbolo di Palermo e luogo che racchiude, al suo interno, inestimabili tesori.

Peccato, però, che, nel tempo, sia stata soggetta alle infiltrazioni di acqua piovana. Ebbene sì, proprio problemi come questi hanno interessato la Cattedrale di Palermo che, adesso, però, si prepara a restituire a fedeli e visitatori il suo antico volto. Ma cosa è successo in questi anni?

Il Duomo presentava danni causati da infiltrazioni d’acqua piovana.

Ecco perché si è deciso di ridare nuova vita ad alcune parti della Cattedrale più colpite di altre, come le Cappelle della navata laterale settentrionale, quella delle Tombe Reali, la cripta e alcuni pavimenti.

Qui rientra il progetto “Lavori per l'eliminazione del degrado murario, tramite la deumidificazione dei basamenti della "Cattedrale Santa Vergine Maria Assunta" di Palermo per un importo complessivo di 300.000,00 euro.

Grazie ad un finanziamento di due milioni di euro, il Provveditorato Opere Pubbliche è intervenuto, dal 2020 al 2023, per la realizzazione di una serie di interventi di manutenzione e restauro che hanno riguardato gli esterni e, nel dettaglio, il tetto della navata centrale, la cupola, le cupole delle navate laterali e relativi terrazzi.

Si è così ridato, come si legge dai documenti del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, dignità all’apparato decorativo interno che presentava i danni causati da infiltrazioni d’acqua piovana che avevano interessato, in particolare, la volta della navata centrale.

La Soprintendenza di Palermo, con un finanziamento della Regione Siciliana, ha condotto nel 2023, sempre all’interno della Cattedrale, un intervento di restauro nella zona presbiteriale, sulla pavimentazione, sul trono e sugli affreschi della volta.

Il finanziamento ulteriore, ottenuto dal Provveditorato Opere pubbliche, per l’importo complessivo di 300.000,00 euro è finalizzato, invece, a rimuovere le cause del degrado visibili sulle superfici di marmo di pavimenti e rivestimenti parietali, attraverso uno studio diagnostico che ha analizzato, nel corso di mesi le condizioni microclimatiche, individuando i luoghi dove sono presenti maggiormente le criticità.

È stato, così, osservato che vi sono alcune parti della Cattedrale che presentano più di altre, in modo evidente, gli effetti dei degradi causati dall’umidità, fra queste i guasti maggiori si sono riscontrati nella Cappella del Crocifisso (interessata recentemente da interventi di restauro condotti dalla Soprintendenza di Palermo), nelle Cappelle della navata laterale settentrionale, nella Cappella delle Tombe Reali e nella cripta.

L’umidità ha alterato i pavimenti e i gradini di marmo di Carrara e la base delle balaustre, i lambris di rivestimento delle pareti. Criticità che, nel caso dell’altare nella Cappella del Crocifisso, hanno compromesso la conservazione degli elementi scultorei.

Lo step di lavori, recentemente conclusi, hanno interessato le coperture delle cappelle delle navate laterali e del transetto, delle terrazze di copertura delle Cappelle laterali e della cupola, hanno permesso di ripristinare i decori interni che manifestavano gli effetti di infiltrazioni d’acqua piovana.

Alla luce delle indagini effettuate, si prevede, quindi, di installare l’impianto di deumidificazione nelle parti in cui si sono manifestate le maggiori criticità.

L’impianto che copre un raggio d’azione di 15 metri sarà collocato nella Cappella delle Tombe Reali e nelle Cappelle laterali lato nord.

In merito alla cripta, invece, è previsto il ripristino dell’intonaco esterno sulla piazza, mediante lo scrostamento di quello esistente, oggetto di varie ridipinture, e il restauro, previa accurata pulitura, delle parti lapidee che contornano le finestre.

Per l’esecuzione delle opere in progetto si prevedono 180 giorni. I lavori, come si legge nel cronoprogramma dovrebbero ultimarsi per la fine di giugno 2025.
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