SANITÀ
La pillola di ottimismo del patologo: c'è un farmaco che funziona contro il Coronavirus
A confermarlo sono i risultati raccolti da uno studio clinico effettuato su larga scala che ha coinvolto più di mille pazienti: ecco cosa dice il professore Guido Silvestri
Il virologo Roberto Burioni con il patologo Guido Silvestri
Il "pugno sul naso" di cui parla il professore è riferito ai primi risultati di uno studio clinico effettuato su larga scala che ha dimostrato che il farmaco antivirale Remdesivir funziona.
Il professore Silvestri - ordinario e capo dipartimento di Patologia alla Emory University di Atlanta, direttore della Divisione di Microbiologia ed Immunologia allo Yerkes National Primate Research Center e membro dell’Emory Vaccine Center - parla così di una "megapillola di ottimismo".
In particolare, si tratta dei risultati preliminari raccolti dallo studio clinico controllato "Adaptive COVID-19 Treatment Trial" che ha coinvolto 1.090 pazienti: ossia il primo studio randomizzato e di larga scala per questo trattamento.
A commentare i risultati di questa prima sperimentazione è stato anche l'ormai leggendario Tony Fauci: «I dati dimostrano che il Remdesivir ha un chiaro e significativo effetto favorevole nell’accelerare la guarigione da Covid-19. Questo è molto importante».
In altre parole, questo è il primo pugno sul naso che la grande fratellanza della scienza ha rifilato a questo virus. «Se tutto va secondo i piani - spiega l'esperto - Remdesivir dovrebbe essere ora approvato dalla FDA per uso ospedaliero negli Stati Uniti, e spero che lo stesso possa avvenire presto anche in Italia, aggiunge Silvestri».
Intanto Silvestri ricorda come ormai da 17 giorni consecutivi continuano a calare i ricoveri in terapia intensiva per Covid-19 in Italia, così come continuano lentamente a calare anche i ricoveri ospedalieri totali, (siamo a quota 19.210, mentre il picco di 29.010, quasi 10 mila malati in più, risale ormai al 5 aprile scorso).
«Insomma, lentamente ma fermamente andiamo verso la fine», aggiunge.
E a proposito del grande tema degli anticorpi sviluppati da coloro che hanno contratto il Coronavirus e che sono guariti, l'esperto riporta un articolo apparso su Nature Medicine in cui si mostra che 285 pazienti su 285 (100%) con Covid-19 sviluppano gli anticorpi IgG contro il virus entro 19 giorni dall’inizio dei sintomi clinici.
«Lo studio è importante in quanto conferma che il nostro sistema immunitario monta una risposta anticorpale contro il virus – risposta che con tutta probabilità, basandosi sui precedenti di SARS-1 e MERS oltre che sui modelli animali di infezione da coronavirus, protegge dalla reinfezione o almeno dal ritorno della malattia.
Come detto molte volte, ancora non possiamo sapere quanto dura questa risposta (vi prego, non mi chiedete "perché non lo possiamo sapere?"), ma i precedenti con virus simili suggeriscono che dovrebbe durare almeno 12-24 mesi».
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