La passeggiata, le panchine e (finalmente) il mare: la spiaggia di Carini sta per rinascere
Dopo le demolizioni dei villini abusivi, partono i lavori di bonifica della costa carinese. Meta estiva e spiaggia amata dai palermitani tornerà presto fruibile
Meta di villeggiatura per eccellenza dei palermitani, tra gli anni Settanta e Novanta, la costa per decenni è stata depredata di costruzioni e villette abusive, molte delle quali affittate o comunque abitate per la stagione estiva. Generazioni di "Millennials" palermitani hanno trascorso la loro infanzia e l'adolescenza sulla spiaggia di Villagrazia di Carini, tra nuotate e i falò di Ferragosto.
Bello, sì, ma si era ignari che tutto ciò avveniva (nella maggior parte dei casi) nell'abusivismo totale. Oggi buona parte di quelle costruzioni non esiste più: sono state demolite appunto perchè abusive. E quel tratto di costa, poco alla volta, si sta riprendendo il suo spazio.
«Adesso che le costruzioni non ci sono più, la spiaggia si è ripresa il suo posto grazie all’azione del mare che avendo spazio libero ha potuto depositare la sabbia - ha dichiarato il sindaco Giovì Monteleone -. Sono certo che togliendo la discarica l’arenile continuerà a espandersi e il sogno di ripristare lo stato originario dei luoghi si avvererà».
La bonifica interessa il tratto che va dal sottopasso del torrente Milioti all’incrocio con via Mattarella, circa un chilometro e mezzo, durerà sette mesi.
Le ruspe sono entrate in azione mercoledì 20 marzo per rimuovere la discarica di sfabbricidi e terra di riporto che nella zona è stata creata negli anni.
L’intervento prevede anche la demolizione di altre nove costruzioni abusive, acquisite al patrimonio comunale, ed è stato finanziato dal Ministero dell’Interno, da Italia domani e dall’Unione europea con il Pnrr nell’ambito della rigenerazione urbana.
Ad aggiudicarsi la gara, con un ribasso d’asta del 36,26%, l’impresa Servizi&appalti di Fanara Calogero. La fine dei lavori è prevista a ottobre.
«Una volta conclusa la bonifica – aggiunge il primo cittadino – ci dedicheremo alla riqualificazione della costa. Abbiamo incaricato un architetto a preparare un progetto che – conclude Monteleone – preveda nell’area un percorso pedonale, delle panchine, due parcheggi, un impianto di illuminazione, delle piante autoctone e delle strutture per la fruizione del mare».
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