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La parola d'ordine è Fase 2: la lista completa delle attività a basso, medio e alto rischio

Per lanciare la "Fase 2" e far riprendere le attività produttive e i primi contatti sociali è stata stilata una graduatoria che distingue le attività in base al rischio di possibile contagio

Balarm
La redazione
  • 17 aprile 2020

Una ragazza in aeroporto (foto Pixbay)

Parola d'ordine "Fase 2". L'impegno del Governo nazionale, dopo il contenimento del Covid-19 e il conseguente impegno fuori misura legato alla sanità pubblica, lavora alcremente alla fine del lockdown.

Un piano complesso e atteso da tutti, che segnerà la fine della totale chiusura in casa e aprirà le porte alle attività produttive, in primis, e alle nuove relazioni sociali "distanziate", a seguire. Un piano così atteso che era già circolata in rete una bozza con tutte le possibili date, poi rivelatasi falsa.

Il nodo centrale della questione che sta attanagliando gli esperti è legato a quello che è stato definito "rischio integrato", quello che correrebbero i dipendenti dei settori produttivi che, anche per contrastare la crisi economca nata a causa del Coronavirus, devono necessariamente riaprire in fretta.

I rischi riguardano come sempre e principalmente gli assembramenti. Ecco allora, come riporta il Corriere della Sera, una prima lista di settori produttivi e attività connesse. Ci sono tre colori: verde (basso rischio), giallo (rischio medio) e rosso (alto rischio).
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Andiamo a vedere allora quali sono i settori che presentano i diversi gradi di "pericolosità".

RISCHIO BASSO
Probabilmente perché svolte all'aria aperta, le attività come la pesca o l'agricoltura sono considerate quelle a minor rischio di diffusione del virus. Di questa lista fa parte anche l'industria manifatturiera che comprende la costruzione delle auto, il tessile, la chimica, la lavorazione della carta e delle componenti elettroniche.

Seguono settori che hanno già riaperto, come le librerie e di conseguenza l'editoria, le agenzie di viaggio. Di questa lista farebbero parte anche i cantieri edili.

RISCHIO MEDIO
A metà strada, quindi fra le attività considerate a medio rischio, ci sono i ristoranti e le attività sportive che hanno dovuto chiudere totalmente dopo il decreto nazionale. La scuola ha lo stesso livello di criticità perché si svolge in spazi chiusi. E di questa categoria fanno parte anche i mezzi legati al trasporto pubblico come treni, bus e tram.

A rischio medio ci sono le attività svolte dai collaboratori domestici, le attività di assistenza domiciliare e le ricevitorie che notoriamente richiamano un gran numero di persone.

RISCHIO ALTO
Infine i settori più rischiosi. Si tratta in primis del trasporto aereo (probabilmente per il piccolo spazio chiuso dentro il quale viaggiano i passeggeri) seguita dall'attività più importante che dall'inizio del diffondersi del virus è sotto osservazione, ovvero il settore della sanità con medici, infermieri e operatori di settore.
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