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La Palermo "smart" di Ferrandelli: giri in carrozza (elettrica) e coi semafori intelligenti

Proseguono le interviste di Balarm agli assessori comunali. Innovazione digitale e politiche animal friendly: Fabrizio Ferrandelli ci spiega i suoi progetti per la città

  • 22 gennaio 2025

Fabrizio Ferrandelli

In carica dal mese di marzo del 2024, Fabrizio Ferrandelli è, con i suoi quarantaquattro anni, uno degli assessori più giovani della Giunta Lagalla.

Giovane sì, ma con un notevole curriculum politico alle spalle: è stato eletto per la prima volta consigliere comunale nel 2007 e, nel 2012, ha conquistato un seggio all’Assemblea Regionale Siciliana.

Di professione bancario, tra gli scranni di Sala delle Lapidi per tre consiliature – ha ricoperto anche il ruolo di componente del Consiglio direttivo dell’Anci – Fabrizio Ferrandelli conosce alla perfezione le potenzialità e le criticità di Palermo: forte della grande esperienza maturata, affronta oggi il ruolo di assessore, titolare di deleghe importanti quali l’Emergenza abitativa e le Politiche sociali per la casa, le Politiche giovanili, l’Innovazione digitale e i Rapporti funzionali con la Sispi, la società che gestisce il sistema informatico e telematico dell’amministrazione comunale, l’Igiene, la Sanità e le Farmacie.
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Tra le competenze del suo assessorato, figurano anche il Canile municipale e i Diritti degli animali, di cui è da sempre un convinto sostenitore.

Poi, ci sono le deleghe ai Rapporti con la Consulta delle Culture e con le Comunità migranti: un altro ambito che l’umanista Fabrizio Ferrandelli conosce molto bene perchè ha fondato da giovanissimo il Centro “Ubuntu”, una realtà in prima fila a Palermo nel sostegno dei diritti umani, impegnata nell’assistenza e nell’ascolto a favore dei più bisognosi.

L’intervista con Balarm si svolge in via dello Spirito Santo, nella sede dell’assessorato, i locali dell’ex Caserma Falletta nel quartiere Monte di Pietà: il cuore del centro storico, a due passi dalla Chiesa di Sant’Agostino.

Non è trascorso neppure un anno dal suo insediamento, ma Fabrizio Ferrandelli ha già dalla sua alcuni risultati importanti: tra i più significativi, quelli ottenuti nell’emergenza abitativa e nell’assegnazione degli immobili.

Parole d’ordine: trasparenza, velocità e accessibilità digitale.

«La novità più importante – spiega – ha riguardato l’eliminazione del cartaceo, sostituito dalle procedure informatiche: la presentazione delle istanze avviene direttamente online accedendo con lo SPID e con la Carta d’Identità Elettronica».

Una modalità che consente il caricamento dei dati all’insegna della piena tracciabilità digitale delle pratiche.

Il nuovo metodo introdotto da Fabrizio Ferrandelli si fonda anche sulla collaborazione tra ANBSC (l’Agenzia Nazionale per l’amministrazione e la destinazione dei Beni sequestrati e confiscati alla Criminalità organizzata), l’Istituto Autonomo Case Popolari, la polizia municipale e le altre forze dell’ordine: nel 2025 è in programma la firma di un protocollo d’intesa per ottimizzare ulteriormente gli esiti raggiunti.

L’obiettivo è garantire trasparenza e immediatezza negli interventi, con l’aggiornamento costante delle graduatorie relative alle famiglie in attesa grazie al supporto tecnologico, contrastando così le occupazioni abusive e l’azione dei “furbetti”.

A parlare dell’efficacia del nuovo corso, sono soprattutto i numeri: in termini emergenziali, si è passati infatti da una platea di 2.267 nuclei familiari a 373 componenti.

In un solo semestre, inoltre, sono stati assegnati circa 50 immobili. «Tutto ciò – afferma l’assessore – si è concretizzato grazie agli Uffici che hanno svolto un grande lavoro e alla giusta intuizione di fare convergere i cittadini con le loro istanze agli sportelli dedicati in assessorato».

È stato eliminato, infatti, l'Ufficio Politiche abitative ed Emergenza sociale che aveva sede in viale Regione Siciliana: lo Sportello attualmente sorge in via dello Spirito Santo 35.

L’impegno, per il 2025, è incrementare la quantità di immobili da assegnare per fornire risposte sempre più adeguate.

Particolare attenzione è rivolta, inoltre, alle politiche di housing first e sociale: fragilità in primo piano, ma anche pensionati, giovani coppie e soggetti che non possono permettersi di affrontare il mercato dell’affitto e dell’acquisto di immobili.

«In tal senso – osserva Fabrizio Ferrandelli – risulta particolarmente efficace la collaborazione costante con l’assessorato alle Politiche sociali: un gioco di sponda che ci consente di intercettare al meglio i bisogni reali».

In via Montalbo 249, invece, si trovano gli Uffici dedicati all’Igiene, alla Sanità e alle Farmacie, al Canile e ai Diritti degli animali. Tante le novità positive anche in merito al benessere degli animali in città, a partire dall’intesa, ritrovata e potenziata, tra il Comune e le associazioni che operano a tutela dei diritti dei migliori amici dell’uomo.

Nel corso degli ultimi mesi, sia la struttura di viale dei Picciotti che quella di via Tiro a Segno hanno beneficiato di interventi finalizzati alla riqualificazione degli spazi, per garantire ai cani ospitati migliori condizioni di vita.

Il canile municipale di piazza Tiro a Segno, nello specifico, ospita il presidio sanitario veterinario: una realtà che offre ottimi servizi, grazie alla collaborazione con l’Asp di Palermo e al contributo delle associazioni animaliste.

In viale dei Picciotti, inoltre, sono state realizzate ben tre aree di sgambatura, riqualificate le gabbie e sostituite le recinzioni.

«Purtroppo – spiega l’assessore – Palermo è una città dove il fenomeno degli abbandoni è molto frequente: soltanto nel mese di novembre 2024 ne abbiamo contati centoventi».

Tra gli impegni dell’assessorato, ci sono le campagne per promuovere e incentivare le adozioni e le microchippature e il contrasto ai combattimenti clandestini.

In tema di benessere animale, non si può certo ignorare la condizione dei cavalli che trainano le carrozze durante i mesi estivi, oggetto di accese proteste da parte degli animalisti, e non solo.

I provvedimenti più significativi attuati a oggi hanno riguardato l’installazione di sei nuovi punti di fornitura idrica in città e un corso a esami rivolto ai vetturini a cura del Servizio veterinario dell’ASP di Palermo, ma l’orientamento dell’assessore è la progressiva sostituzione delle carrozze a trazione animale con quelle elettriche, che porrebbe fine allo sfruttamento dei cavalli ai fini commerciali, tutelandoli dalle torride temperature estive e dal caos del traffico urbano.

Nei mesi scorsi, il Nucleo di Polizia Municipale Benessere Animale Cinofili e Ippomontato ha proceduto al sequestro di sei carrozze e a una confisca.

Senza dimenticare l’introduzione, nelle fasce orarie più a rischio dei mesi caldi e per la prima volta nella storia della città, del divieto di superamento di otto ore quotidiane per l’attività dei cavalli, congiuntamente al divieto di tutti i giorni dalle 13:30 alle 15:30, orario ampliato dalle 12:30 alle 16:00 in caso di allerta meteo “rischio 3”.

Inoltre è stata prevista una sosta di quindici minuti con docce e spugnature ogni due ore in zone ombreggiate, con l’obbligo di detenere a bordo della carrozza una disponibilità di acqua non inferiore a dieci litri.

Più tutele anche per i gatti, con il pieno riconoscimento delle colonie feline e la stampa dei cartelli e della segnaletica a esse dedicati, un’iniziativa che l’amministrazione ha avviato a seguito dei numerosi confronti avuti con le associazioni animaliste, la polizia municipale e il Garante regionale per i diritti degli animali.

Si consolida, dunque, nell’immagine e nei contenuti, il progetto di una Palermo sempre più animal friendly e al passo con altre città europee anche in materia di trattamento etico degli animali.

Il capoluogo siciliano, intanto, si appresta ad affrontare sfide sempre più consistenti: l’evoluzione in una “Smart City” di ultima generazione è uno degli obiettivi fissati per il 2025.

Una città più moderna ed efficiente, con una pubblica amministrazione informatizzata, pali e semafori intelligenti, totem e sensori digitali, efficientamento energetico: un mix di innovazioni che sarà reso possibile con finanziamenti pubblici e investimenti di privati.

Tanti i progetti in cantiere che l’assessore mira a concretizzare anche per contribuire alla crescita occupazionale della città, con la nascita di nuove opportunità di lavoro per tante figure professionali anche emergenti, soprattutto tra i giovani.

A tal proposito, l’assessore annuncia la realizzazione di un Hub Innovation, un Polo Unico per l’Innovazione che sorgerà allo Spazio Tre Navate dei Cantieri Culturali alla Zisa.

Si tratta di un ecosistema che metterà in rete i principali operatori del mondo dell’innovazione, in partenariato con le istituzioni pubbliche e sotto un’unica cabina di regia.

Una vera e propria strategia che, nella vision dell’assessore, mira a rendere Palermo sempre più attrattiva in termini di innovazione.

L’idea progettuale è stata presentata all’assessorato alle Attività produttive della Regione Siciliana, attraverso la partecipazione al Bando Connessioni. Proprio grazie alle risorse del bando, sarà realizzata l’infrastrutturazione dell’Hub.

Senza dimenticare i fondi che con il PNRR sono stati destinati alla città.

Il tema dell’innovazione incrocia quello della sicurezza: è il caso della nuova Control Room del Comune di Palermo, supporto all’avanguardia finalizzato alla sicurezza dei cittadini e al monitoraggio del territorio.

L’assessore mira a potenziare la videosorveglianza con un nuovo sistema di segnalazioni: allo studio, un modulo informatizzato per mappare la città attraverso un’ APP, interagire in tempo reale e raccogliere informazioni utili.

E poi, ci sono 800 nuove telecamere da acpquistare e sistemare tra il centro e le periferie, con un’intensificazione congiunta dei controlli tra Questura, Prefettura e Comando della polizia municipale.

«Entro sei mesi – assicura – la città sarà protagonista di un avanzamento digitale, che si accompagnerà a un processo di dematerializzazione delle pratiche».

Una necessità da soddisfare anche in considerazione della carenza di personale che affligge il Comune di Palermo.

«Sì, è vero – conferma Fabrizio Ferrandelli – occorre rimpinguare la macchina comunale di figure apicali, soprattutto dirigenti e funzionari, così come c’è bisogno di rimpolpare la manodopera per evitare l’esternalizzazione dei servizi».

Particolarmente efficace, nelle more, si è rivelata la presenza dei volontari del Servizio civile digitale del Comune di Palermo, per offrire una mediazione più puntuale nell’accesso ai servizi online della pubblica amministrazione.

«Dopo venti anni di immobilismo – osserva – la città è tornata a vivere: l’ultima amministrazione targata Orlando è stata del tutto inefficace se non addirittura rinunciataria rispetto ai bisogni dei cittadini».
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