CRONACA
"La mia terra è dove poggio i miei piedi": i siciliani vogliono lanciare un messaggio
In ricordo dei 18mila migranti morti dall'ottobre 2013 a oggi: un video commovente che racconta Palermo e i suoi abitanti, palermitani tutti, da quando sono arrivati
Volti in carrellata parlano di migrazione, di persone, di diritto alla vita e del viaggio che ci ha condotti tutti qui, un viaggio che ornai è "acqua passata".
"Acqua passata¿" è anche il titolo dell'installazione ideata e realizzata dall’artista Cesare Inzerillo e da Patrizia Monterosso, direttore generale della Fondazione Federico II, che si sviluppa su un modulo rettangolare di 26 metri di lunghezza per 6 metri di larghezza ed è allestita su piazza del Parlamento a Palermo (luogo di transito di centinaia di cittadini e di visitatori) dove resterà visibile dal primo al 30 ottobre.
L’installazione si compone di una barca approdata a Lampedusa nel 2009 con duecento migranti e del gigantesco Calcio Balilla, dell’artista Cesare Inzerillo, proveniente dalla mostra itinerante, "Museo della Follia".
Intorno a questo frammento di realtà, Inzerillo ha inserito i ritratti fotografici di migranti, impressi su sagome a grandezza naturale, conosciuti in un Centro di Accoglienza di Palermo, provenienti da diversi paesi africani, ognuno con la sua storia da raccontare.
Essi sono la narrazione vivente di chi è riuscito ad arrivare in Europa, con le proprie speranze e i propri sogni, e i loro sguardi sono colti in momenti di un riconquistato senso di pace.
"Acqua passata¿" è promossa da Gianfranco Miccichè (Presidente della Fondazione Federico II), Patrizia Monterosso (direttore generale della Fondazione Federico II) con la collaborazione del Comune di Lampedusa e Linosa, dell’assessorato alle Culture del Comune di Palermo, del Centro Regionale per la Progettazione e per il Restauro e di Snapshots from the borders.
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