La lotta alla mafia sui francobolli: il ricordo di Peppino Impastato e Pino Puglisi
Omaggio di Poste Italiane a due “monumenti” siciliani della legalità. Sono stati stampati dall’Istituto Poligrafico e Zecca di Stato e hanno un valore di 95 centesimi ciascuno

I volti di Pino Puglisi e Peppino Impastato
I due francobolli, emessi dal Ministero dello Sviluppo economico, sono stati presentati a Palermo, nelle sale del palazzo delle Poste di via Roma, davanti al responsabile Filatelia, Fabio Gregori, e dell’Area Territoriale Sicilia, Antonio Foti.
Presente, tra gli altri anche il prefetto di Palermo, Antonella De Miro, Maria Impastato, nipote di Peppino, e Francesco Puglisi, fratello del sacerdote palermitano.
Il bozzetto dedicato a Impastato è stato realizzato da Cristina Bruscaglia, mentre quello per il sacerdote palermitano da Tiziana Trinca. I francobolli sono stati stampati dall’Istituto Poligrafico e Zecca di Stato, hanno un valore di 95 centesimi ciascuno ed arrivano nel 40esimo anniversario della morte di Impastato, ucciso dalla mafia il 9 maggio del 1978, ed a 25 anni dall’agguato a Puglisi, il 15 settembre del 1993.
Il volto di Impastato appare in primo piano con accanto una sua frase simbolo: “L’informazione è resistere, resistere è preparare le basi del cambiamento”.
Accompagna il ritratto di Puglisi, invece, la frase: "Non ho paura delle parole dei violenti, ma del silenzio degli onesti”. L’ufficio postale di Palermo ha utilizzato gli annulli il primo giorno di emissione.
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