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La Favorita come il Central Park: il progetto per il polmone verde più grande di Palermo

In cantiere una serie di interventi per migliorare i percorsi pedonali, l’illuminazione dell’area e il recupero delle fontane. Richiesto anche un Museo della memoria

  • 1 marzo 2025

Il Parco della Favorita (foto di Terradamare)

Un Parco della Favorita più vivibile e a misura di tutti, dove fare sport o, semplicemente, trascorrere una giornata immersi nel polmone verde più grande di Palermo. Questo l’obiettivo dell’amministrazione: in Consiglio comunale, infatti, è arrivato l’ok al piano d’uso. L’obiettivo? Trasformare il Parco della Favorita in un Central Park made in Sicily.

In cantiere c'è una serie di interventi per migliorare i percorsi pedonali, l’illuminazione dell’area e il recupero delle fontane nel viale di collegamento tra la piazza dei Quartieri e la Palazzina Cinese.

«L’approvazione del piano d’uso è stata fondamentale – spiega l’assessore comunale al Verde cittadino, Pietro Alongi - Sono previsti finanziamenti per 10 milioni di euro. In corso, c’è l’affidamento a un professionista esterno del progetto, che è una prima tranche di quello che abbiamo in mente per l’area verde più estesa del capoluogo siciliano. Vogliamo far diventare la Favorita un Central park della città di Palermo, frequentato da famiglie e sportivi che possano godere degli spazi».
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Il progetto prevede (al momento) il recupero dei manufatti all’interno dell’area, l’abolizione di quelli abusivi e la realizzazione di passaggi pedonali.

«Come detto in Consiglio comunale – prosegue Alongi – il sindaco di Palermo, Roberto Lagalla, ha realizzato un tavolo permanente, dove il Professor Barbera, insieme al mio Assessorato, a quelli all’Urbanistica e allo Sport e agli uffici competenti, possano redigere un progetto che guardi ad altri investimenti nel lungo periodo. Lavoreremo, quindi, per recuperare altre somme».

Si punta, così, a rendere il parco più vivibile e non un luogo di transito.

«Esprimiamo grande soddisfazione per l'approvazione da parte del Consiglio Comunale del Piano d'uso del Parco della Favorita, che include importanti correttivi da noi proposti – dichiarano i consiglieri comunali Giulia Argiroffi e Ugo Forello -. Questo parco rappresenta un tesoro per la comunità palermitana, ricco di potenziale e significato storico. È con dispiacere che abbiamo assistito a un atto così rilevante presentato con superficialità».

Intanto, sono state recuperate e integrate, nell'ambito del Piano d'uso, le aree che un tempo ospitavano il campo nomadi e quelle delle 12 cisterne monumentali progettate da Pier Luigi Nervi.

«Durante il dibattito in aula, alla presenza di rappresentanti dell'amministrazione, abbiamo sottolineato l'importanza della realizzazione del Museo Siciliano della Memoria della Seconda Guerra Mondiale all'interno delle cisterne – proseguono i consiglieri comunali -. Questo progetto rappresenta un'opportunità irrinunciabile per il rilancio della nostra identità e cultura, contribuendo a rinvigorire la vita cittadina e a migliorare l'offerta di fruizione del Parco della Favorita, valorizzandone l'aspetto naturalistico.

Ci auguriamo che alle tante parole e promesse dell’amministrazione possano ora seguire finalmente i fatti: procedere con l’acquisizione gratuita dell’area dalla dismissione della Marina Militare e aprire il Museo Siciliano della Memoria della Seconda Guerra Mondiale».
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