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La costa di Sferracavallo non è abbandonata: l'ex lido in degrado sta per essere rimosso

Finalmente qualcosa a Sferracavallo si sta muovendo: la struttura dell’ex “Playa Bonita” sta per essere rimossa dalla costa, nell'area marina protetta di Capo Gallo

Balarm
La redazione
  • 13 aprile 2018

Meglio tardi che mai. Sembra, infatti, che finalmente qualcosa a Sferracavallo si stia muovendo. Probabilmente però bisognerà aspettare la fine della stagione balneare prima che la struttura dell’ex “Playa Bonita” sia totalemente rimossa dal lungomare di Barcarello.

La storia per chi non dovesse ricordarla è questa: lo sportello unico delle attività produttive di Palermo aveva chiesto alla proprietà del solarium, che di notte si trasformava in discoteca, di sanare alcuni abusi presenti nella struttura costruita nel litorale della borgata marinara.

Lorenzo Di Domenico, il proprietario, si era impegnato a sanare la situazione. Peccato, però, che la denuncia di alcuni cittadini esausti per il caos notturno aveva bloccato tutto. E nel 2014 la struttura venne posta sotto sequestro.

Da lì agli atti vandalici il passo è stato breve: una struttura abbandonata diventa facilmente bersaglio di qualche teppistello. Così di quei 3500 metri quadrati a Barcarello oggi rimane solo un ammasso di macerie e detriti.
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Dopo quattro anni, finalmente, è arrivata la sentenza del Consiglio di giustizia amministrativa sul contenzioso tra cittadini e proprietà, purtroppo però ancora la cittadinanza non conosce i contenuti.

Ad accelerare le cose è stato l’esposto in Procura presentato recentemente dal consigliere comunale dei 5 stelle Ugo Forello e dal proprietario Lorenzo di Domenico con il quale si chiede al Cga di dissequestrare l’area per smantellare quel che resto del solarium.

E a quanto pare, confermano dal Comitato Cittadino "Il mare di Sferracavallo" «Sembra davvero, e lo speriamo, che la situazione si sia sbloccata».

Per cui in tempi brevi, almeno per la burocrazia, la struttura dovrebbe essere rimossa tra giugno e luglio a stagione già abbondantemente iniziata. E poi che succederà?

Innanzitutto bisognerà valutare i danni creati all’ambiente circostante. Ricordiamo, infatti, che la struttura metallica è stata costruita sulle acque del litorale e su una cava di tufo in una zona che è all’interno dell’area marina protetta di Capo Gallo e Isola delle Femmine.

Simone Aiello, del Comitato, dice: «Va bene che ci siano delle concessioni per dei solarium, ma queste devono valere solo per la stagione balneare».

«Chiediamo che le strutture vengano montate ad inizio stagione e smontate a fine stagione - continua - Mi sembra ovvio che su l’area di Barcarello dove è stato costruito il Playa Bonita almeno per cinque anni non deve esser fatto nessun tipo intervento se non quello di rimozione dei detriti e di verifica attenta di quel che è successo».

Anche perché alcune piante endemiche, come il Limonium Bocconei e la Salicornia, che crescevano sulla scogliera occupata dallo stabilimento, sono essiccate, e chissà quanto tempo passerà prima che ricrescano rigogliose

«Si rispettino i parametri - chiedono a gran voce il Comitato e le associazioni ambientaliste - non dimentichiamo che siamo all’interno di un’area marina protetta, per cui ogni struttura montata deve avere caratteristiche di eco compatibilità». Tra questi le associazioni Mesogero Legambiente e Ciavolando.

Intanto Barcarello è in stato di abbandono. Il recupero e il restauro della passeggiata lignea è ancora in alto mare. «Il vice sindaco di Palermo Sergio Marino – sottolinea Aiello - ha confermato e assicurato che stanno partendo i lavori di manutenzione della passeggiata. Ci auguriamo che il Comune si occupi di più della borgata marinara di Sferracavallo e che lo faccia in tempi brevi».

Staremo a vedere.
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