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L'Isola dei record (anche in negativo): a che posto è il siciliano tra i dialetti più odiati

Ecco i risultati di una classifica stilata dalla piattaforma Preply su quali sono i dialetti più fastidiosi e quelli, al contrario, amati dagli italiani

Balarm
La redazione
  • 22 gennaio 2025

Opera dei Pupi siciliani

Ci deve essere un errore: il siciliano tra i dialetti più odiati d'Italia. È quanto emerge in una classifica stilata dalla piattaforma di lezioni di lingua online Preply.

Per noi, che amiamo la nostra lingua (perchè non è un dialetto e lo abbiamo anche spiegato in un articolo), è una notizia spiacevole.

La piattaforma ha commissionato la ricerca a un istituto di ricerche di mercato che ha analizzato le preferenze espresse da un campione di 1000 intervistati maggiorenni, 48% uomini e 52% donne, rispondendo alla domanda: «Quale dialetto/quali dialetti trovi particolarmente fastidioso/i?».

Tra le opzioni di risposta da scegliere: dialetto napoletano, dialetto sardo, dialetto siciliano, dialetto veneziano, dialetto lombardo, dialetti piemontesi, dialetti dell’Italia centrale (dialetto umbro, dialetto marchigiano, romanesco), friulano, dialetto toscano, dialetti emiliano-romagnoli, dialetto ligure, nessuna delle precedenti o non esiste un dialetto che io trovi particolarmente fastidioso.
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Dai risultati emersi dal sondaggio Preply, il dialetto più fastidioso sarebbe il napoletano, votato da quasi un intervistato su quattro e soprattutto, i giovani tra i 18 e i 24 anni. Non piacerebbe neanche agli stessi napoletani: un quarto ha infatti risposto di non apprezzarlo particolarmente.

Secondo posto per il sardo e al terzo posto, appunto, il siciliano. Il nostro dialetto (o lingua, che dir si voglia) risulterebbe fastidioso soprattutto agli abitanti di cinque città: Roma, Trieste, Venezia, Reggio Calabria e - roba da non crederci - anche Palermo.

I meno fastidiosi, quindi i più apprezzati (rovesciando la classifica) sono il ligure, i dialetti emiliano-romagnoli e il toscano.

Ecco la classifica
Napoletano: 22,8%
Sardo: 11,4%
Siciliano: 10,5%
Veneziano: 9,1%
Lombardo: 9,0%
Piemontese: 6,6%
Dialetti dell’Italia centrale: 5,9%
Friulano: 5,6%
Toscano: 5,1%
Dialetti emiliano-romagnoli: 2,9%
Ligure: 2,6%.
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