ATTUALITÀ
L'antica dimora nobiliare che apre le porte: villa Adriana diventa uno spazio d'arte
Tra il noto affresco con l'allegoria "del Giorno e della Notte", antiche biblioteche e saloni monumentali la villa di Palermo diventa uno spazio culturale aperto a tutti
Il salone del piano nobiliare di Villa Adriana
All'interno della monumentale struttura sono state sistemate più di cinquecento opere d'arte e sabato 15 giugno verrà inaugurata, aprendo le sue porte alla città per offrire un ventaglio veramente ampio di proposte artistiche, culturali e sociali.
Di sapori e colori d’altri tempi dobbiamo proprio parlare se ci riferiamo al sogno di Giacomo Callari, collezionista d’arte, che sta finalmente dando corpo e vita a uno dei suoi più grandi sogni, coltivato per oltre venti anni: un luogo in cui potere concentrare quanto di più bello possano esprimere l’arte e l’artigianato siciliani. Praticamente un “museo della sicilianità” che racconta un pezzo di storia della nostra ricca terra.
Una vera e propria operazione culturale quella che Giacomo Callari sta per avviare, offrendo uno spazio per esempio a tutti quegli artisti che solitamente cercano un luogo prestigioso per esporre le proprie opere, dando modo alle scolaresche di visitare mostre, partecipare a laboratori e, allo stesso tempo, conoscere la storia di questa villa.
Per non parlare delle rassegne musicali e teatrali, delle presentazioni di libri, di eventi che guardano a 360 gradi alla cultura.
La villa: la sua fondazione della villa risale al 1750, con il marchese Giacomo Mariano Bajada. Nel 1869 il principe Pietro Statella e Moncada la cedette al nipote Francesco Saverio Starrabba che nel 1872 la vendette ad Alessandro Chiaramonte Bordonaro di Gebbiarossa, sposato ad Adriana Genuardi, dalla quale prende il nome la villa: si nota ancora lo stemma dei Bordonaro che furono gli ultimi proprietari aristocratici.
Accanto all’ingresso c'è ancora la meravigliosa biblioteca del padrone di casa, del quale restano alcune scaffalature fisse ed il camino.
Ma da uno scalone interno a tenaglia e in marmo rosso si arriva al piano nobile dove si resta incantati da stucchi rococò e da due voliere, un piccolo antipasto rispetto all’ambiente più ricercato della villa: il soffitto affrescato con l’Allegoria del Giorno e della Notte, attribuito a Vito D’Anna.
Tra pareti decorate come un tempio romano, “Atrio della Psiche”, è inserito in un paesaggio romantico di rovine classiche: colonne corinzie sono visibili antiche statue, obelischi, tombe romane, e la raffigurazione del tempio di Vesta, elementi simbolici della Sapienza e della Scienza.
Infine un altro salone, oggi usato come cappella, era originariamente al sala di rappresentanza di famiglia, anche se le decorazioni delle pareti sono state coperte sono rimaste le decorazioni del soffitto e i soprapporta con amorini.
Negli anni Cinquanta a villa infatti fu assegnata alle suore francescane dell’Eucaristia che decisero che le decorazioni parietali non erano idonee a una cappella.
Tornando al presente: la rosa di offerte (anche per bambini) che si articoleranno nel corso del tempo daranno la possibilità agli ospiti di scoprire questa meraviglia architettonica e perfino di sostare per un aperitivo o una cena sulla terrazza.
Per visitare il museo di Villa Adriana, esclusivamente a gruppi, é possibile chiamare il numero 366 3198404.
Se ti è piaciuto questo articolo, continua a seguirci...
Iscriviti alla newsletter
|
GLI ARTICOLI PIÙ LETTI
-
STORIA E TRADIZIONI
In Sicilia solo un'altra parola vale quanto questa: perché un "suca" è per sempre
-
ITINERARI E LUOGHI
Il borgo in Sicilia che "vive" in simbiosi col mare: la spiaggia ti incanta al primo sguardo