STORIE
Inizia a 4 anni, ora è un talento: il piccolo siciliano che gira il mondo con il pianoforte
Vi raccontiamo la storia di Alessandro Piccichè che grazie alla sua "famiglia musicale" è arrivato a competere su palchi prestigiosi e a vincere numerosi premi
Alessandro Picciché
«A casa - afferma Alessandro - abbiamo 3 pianoforti a coda e uno digitale, più due pianoforti verticali a casa dei nonni. Per me da piccolo il pianoforte era quasi un giocattolo. Suonare era la cosa più naturale del mondo. Mi ricordo ancora quando mi divertivo a costruire la casetta sotto il pianoforte mentre mamma e papà si esercitavano. Poi un giorno, intorno ai 4 anni, chiesi a papà se potevo iniziare a suonare come faceva lui. Da lì è iniziata la mia storia al pianoforte».
La sua famiglia è "musicale", infatti, sia papà Domenico che la mamma Nina sono musicisti, il papà insegna Pianoforte e Diritto dello spettacolo al Conservatorio di Palermo, e la mamma insegna Pedagogia musicale e Pianoforte nei Conservatori di Trapani e Ribera.
Il legame con i genitori, specie con la mamma, per un bimbo così piccolo e sensibile è delicato. I genitori rispettano i suoi ritmi, non lo forzano mai, con giusto equilibrio tra studio e musica e stanno attenti a non oltrepassare quella soglia che potrebbe portarlo a una disaffezione nei confronti della musica e dello strumento.
Pur essendo entrambi pianisti, non hanno limitato la sua formazione chiusa entro le mura domestiche. Alessandro, infatti, ha studiato anche in Conservatorio, a Palermo, dove è seguito con grande attenzione dal M°Antonio Sottile ed ha già frequentato alcune masterclasses con famosi virtuosi della tastiera, come Michele Campanella e Roberto Cappello.
Alessandro è un bambino fortunato, perché ha dietro un team e si trova nelle condizioni ideali per intraprendere una carriera musicale di livello.
Il suo talento è cresciuto esponenzialmente, specie in questi ultimi mesi, e lo dimostrano il numero delle vittorie riportate in prestigiosi concorsi nazionali e internazionali, e i tanti apprezzamenti ricevuti da maestri di fama internazionale incontrati lungo il cammino.
«Tutto questo - prosegue il papà- ci dona grande soddisfazione, ma allo stesso tempo ci investe, se possibile, di una ancora più grande responsabilità: quella di preservare la sua serenità e il suo equilibrio di bimbo, senza farci mai abbagliare da facili entusiasmi e spettacolarizzazioni, sempre in agguato».
Le giornate di Alessandro, sono molto intense. Si alza ogni giorno alle 7:30, va a scuola, torna a casa, e dopo pranzo inizia subito lo studio del pianoforte. A scuola cerca di essere sempre preparato e attento «ma ogni tanto sono costretto a fare qualche assenza in più per viaggiare in giro per il mondo e le maestre si arrabbiano un pò - prosegue Alessandro - e rimane poco tempo per lo sport, tranne una corsetta in montagna con papi ogni tanto.
Un periodo bellissimo è stato durante il Covid, quando mamma e papà, temendo per la mia salute, mi hanno messo in istruzione parentale. Potevo alzarmi con più comodo, trascorrere tanto tempo con i miei, studiare pianoforte senza stress e fare i compiti entro la mattinata. Il pomeriggio era libero da dedicare al gioco e allo sport (in casa)».
I suoi successi musicali sono tanti. Ha conseguito il primo premio al 10° Concorso pianistico internazionale “Amigdala”, al 4° Concorso internazionale di esecuzione musicale “Città di Sarzana”, al 34° Concorso internazionale pianistico “Città di Albenga”, al 22° Concorso internazionale di Esecuzione musicale “LAMS Matera”, al 10° Concorso internazionale “Lucia Iurleo”, al 9° Concorso pianistico internazionale di Ischia, il secondo premio al 4th “Làszlò Spezzaferri” International Music Prize, il terzo premio all’International Piano Competition “Paderewski in memoriam”, in Polonia, e al 9° Concorso internazionale di esecuzione musicale “Clara Wieck Schumann”.
Ha conseguito il primo premio assoluto al 22° concorso nazionale “Mandanici” di Barcellona, al Concorso nazionale “Pianisti 4- 16 anni” di Francavilla Fontana, al 25° Concorso nazionale “Benedetto Albanese” di Caccamo, al 15° Concorso nazionale “Città di Piove di Sacco”, al 20° Concorso pianistico “Città di Riccione”, al 28° Concorso pianistico “Giulio Rospigliosi” di Lamporecchio e il primo premio al 26° Concorso nazionale “Città di Palermo”.
Ha partecipato, in qualità di allievo solista, a masterclass di alto perfezionamento di pianoforte tenute da rinomati virtuosi come Michele Campanella e Roberto Cappello.
È stato premiato come giovanissima eccellenza dal Kiwanis International Club. I sacrifici di Alessandro sono tanti, ma sono ricompensati da una vita intensissima, piena di emozioni, di viaggi, di scoperte, di nuove amicizie con bimbi di tutti i Paesi del mondo.
«In Conservatorio a Palermo ho tanti compagni - prosegue Ale- simpaticissimi, con i quali giochiamo sempre dopo ogni concerto.
A Venezia, a Padova, a Ischia ho conosciuto tanti amici italiani e stranieri. Durante l’ultimo concorso in Toscana ho conosciuto tanti bimbi cinesi, tra cui Kimi, che faceva il tifo per me, anche se eravamo in competizione.
Alla fine del concorso ci siamo messi tutti insieme a giocare a calcio sul prato. Io sono pure caduto e mi sono fatto male alla mano poco prima del concerto finale. Suonare davanti al pubblico mi diverte moltissimo, e mi piace scatenarmi al pianoforte, anche se la mamma si preoccupa e papi mi dice di essere sempre prudente e controllato.
Mi diverto a prendere in giro mamma prima di un concerto, e lei mi chiede di non esagerare, altrimenti le verrà un infarto e dovrà chiamare il 118».
Alessandro, ha un sogno nel cassetto, quello di diventare un grande pianista e direttore d’orchestra, ma, in realtà, è un bimbo come tutti gli altri, perchè tra i suoi desideri c'è anche di fare l’agente segreto!
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