BANDI E LAVORO
Università: via ai bandi per i dottorati di ricerca
Quest’anno, per la prima volta, sono state applicate nuove regole per l’attivazione, con un maggior peso alla vocazione internazionale
Al traguardo i bandi per i dottorati di ricerca all’Università di Palermo: 211 borse di studio “spalmate” su 77 dottorati rivolti a giovani studiosi. Il Consiglio di amministrazione ha appena approvato il provvedimento – che prevede uno stanziamento di circa 3 milioni e 900 mila euro - ed entro la metà di agosto i dottorati saranno banditi. «Abbiamo mantenuto l’impegno – dice il rettore, Roberto Lagalla - trovando, nell’ambito del risanamento, i fondi necessari a sostenere questo strumento fondamentale per la ricerca e il sostegno ai giovani. Avevamo promesso, nonostante gli allarmi sulla possibilità di annullamento della misura, che entro luglio sarebbero stati avviati e così è stato. Entro dicembre saranno espletati i concorsi, il primo gennaio i vincitori prenderanno servizio».
Quest’anno, per la prima volta, sono state applicate nuove regole per l’attivazione, con un maggior peso alla vocazione internazionale, con la previsione di un periodo obbligatorio all’estero, con pari opportunità di avvio per quelli di area umanistica, finora svantaggiati rispetto a quelli di area tecnico-scientifica. Sono state infatti compilate diverse graduatorie per le due macro-aree, tecnico-scientifica (cui appartengono 43 dottorati finanziati) e quella umanistica (dove ce ne sono 31).
Le borse attribuite a ciascun dottorato variano da una a quattro. Quattro i dottorati di nuova istituzione: Matematica e Automatica per l'innovazione scientifica e tecnologica, Pneumologia sperimentale e clinica, Biotecnologie chirurgiche e medicina rigenerativa nell'insufficienza d'organo (tutti con due borse ciascuno), e poi Scienze cardiovascolari: dalla biologia molecolare alla clinica, con una borsa. A proporre l’attivazione dei dottorati sono stati i collegi di docenti dei dipartimenti. Il Nucleo di valutazione di Ateneo, presieduto da Alfredo Salerno, ha poi valutato la presenza dei requisiti di idoneità e il Senato accademico ha elaborato le graduatorie di merito per il finanziamento.
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