In Sicilia si ridisegna la storia: un'app per fare un tour virtuale fra i parchi archeologici
On line una applicazione che consente di avere tutte le informazioni dei siti archeologici in tempo reale: informazioni storiche, dettagli su come arrivare e info orari d'apertura

Il Parco archeologico di Selinunte
Il dipartimento "Gestione dei parchi archeologici e siti Unesco", dell'assessorato regionale ai Beni Culturali sta infatti avviando un'azione di comunicazione integrata e di immagine coordinata con strumenti di diffusione e promozione dei parchi archeologici siciliani.
In quest'ottica è già nato un opuscolo e da pochissimo anche una nuova applicazione: "Sicilia Archeologica" vuole diffondere la conoscenza degli elementi essenziali, con dettagli storico e culturali, tutte le informazioni pratiche su giorni e orari di apertura, costi dei biglietti e raggiungibilità dei singoli parchi da ogni parte del mondo.
Scopo dell'app (scaricabile da Google Play) è quello di fare conoscere i siti, soprattutto quelli meno noti. Il prossimo passo sarà quello di realizzare un portale web che riunisca tutto il sistema dei parchi archeologici, si chiamerà: Sicilia archeologica - il sistema dei parchi.
«Sicilia archeologica è un libro di Sebastiano Tusa - dice Giovanni Parello, a capo del dipartimento Gestione dei parchi archeologici e siti Unesco - anche questo portale al quale stiamo lavorando vuole essere un omaggio a lui».
Il riordino del sistema dei parchi archeologici siciliani è stato previsto dalla legge 20 del 2000: ne sono stati istituiti di nuovi che sommati ai precedenti sono in tutto 14, e si sta procedendo con una riorganizzazione complessiva; quelli vecchi sono stati ampliati e collegati a siti minori nell'ambito territoriale di riferimento.
Il presidente della Regione Nello Musumeci ha istituito otto nuovi parchi e siti archeologici che sono: Gela; Catania e Valle dell'Aci; Isole Eolie; Tindari; Himera, Solunto e Monte Iato; Kamarina e Cava D'Ispica; Siracusa, Eloro e Villa del Tellaro; Lilibeo. Previsto, inoltre, l'accorpamento di "Morgantina e Villa Romana del Casale" e di "Selinunte, Cave di Cusa e Pantelleria".
Quelli già esistenti erano il Parco archeologico di Agrigento, Parco archeologico di Naxos e Taormina, Parco archeologico di Selinunte e Cave di Cusa (a cui si accorpa Pantelleria).
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