CRONACA
In Sicilia la cultura non tira: i dati tristi dell'Istat (che non tiene conto della pandemia)
I dati evidenziano che in Italia nel 2019 gli istituti museali statali hanno registrato oltre 54 milioni di presenze, quasi mezzo milione in meno rispetto al 2018
Si conferma la distanza tra Nord e Sud nell’abitudine alla lettura che si amplifica quando si considerano i libri: si dichiarano lettori di almeno un libro negli ultimi 12 mesi il 27,9 e il 29,1 per cento dei residenti, rispettivamente, nel Sud e nelle Isole, mentre la quota sale al 42,5 per cento nel Centro, al 47,6 nel Nord-ovest e al 48,1 nel Nord-est. In Sicilia in cui si registra il valore più basso a livello regionale della Sicilia (25,9%), 7 persone su 10 non leggono un libro, mentre il numero di ingressi registrati nelle biblioteche siciliane è pari a poco più di 478mila persone, contro ai 9milioni dell’Emilia-Romagna e i 2milioni circa della Sardegna.
Musei e mostre sono disertati dal 66,1 per cento degli italiani di 6 anni e più, il valore più elevato si raggiunge nelle Isole con il 74,7 per cento (i valori rilevati sono: la Sicilia 76,9 per cento e la Sardegna 67,7 per cento). La disaffezione per questa attività del tempo libero si diffonde a partire dai 20 anni, e raggiunge il massimo fra gli ultrasettantacinquenni (86,7 per cento). In generale i dati evidenziano che in Italia nel 2019 gli istituti museali statali hanno registrato oltre 54 milioni di presenze, quasi mezzo milione in meno rispetto al 2018
Il 77 per cento della popolazione dai 6 anni in su non ha mai fruito delle attività dei Beni culturali siciliani, ben 241 musei, oltre a gallerie, parchi archeologici e siti monumentali nell’Isola. Basti pensare che, sempre secondo i dati Istat - Sud e isole fanno in un anno oltre 26milioni di visitatori su 130milioni totali in tutta Italia, (la Toscana da sola conta oltre 24milioni di visite ai suoi siti d’arte).
Siti archeologici e monumenti, sono del tutto ignorati dal 70,7 per cento degli italiani e sono ancor meno visitati fra i residenti nelle regioni del Sud (76,1 per cento).
Dati, quelli dell'Istat che non possono che amareggiare, ma non si può che notare che l'emergenza Covid non è mai menzionata nel rapporto. Sebbene l'Istat fornisca "solo" dei dati, crediamo sia opportuno leggerli ricordandoci che la pandemia ci ha costretto a stare in casa e che strutture museali, cinema, teatri e qualunque altro luogo della Cultura è stato ed è chiuso a causa dell'emergemza.
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