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In Sicilia controlli (gratis) per la dermatite atopica dai 12 anni in su: come prenotarsi

In Sicilia tornano gli screening e controlli gratuiti per prevenire la dermatite atopica dai 12 anni in su: vi sveliamo tutti i dettagli, le date e come partecipare

Balarm
La redazione
  • 24 marzo 2025

Controlli e screening di dermatite atopica in Sicilia

Un'occasione per sensibilizzare l'Isola verso la prevenzione di una patologia che colpisce la pelle. In Sicilia torna "Dalla parte della tua pelle", controlli gratuiti per prevenire la dermatite atopica. Nonostante sia piuttosto comune, è spesso sottodiagnosticata e sottovalutata.

Gli screening sono promossi dalla Società Italiana di dermatologia e malattie sessualmente trasmesse.

È obbligatorio prenotarsi sul sito web dove è possibile sapere in quali città si svolgono gli open day.

Quest’anno le porte degli ambulatori di dermatologia si apriranno anche agli adolescenti a partire dai 12 anni.

È possibile anche fare un pre-screening tramite al sito web. Dopo aver effettuato l’accesso al sito, si deve rispondere ad un semplice questionario.

In base alle risposte date, il sistema assegna un “punteggio” alle manifestazioni cliniche segnalate e, nel caso in cui i sintomi corrisponsano alla dermatite atopica, l'utente riceve un codice univoco che consente di prenotare il suo consulto rivolgendosi al call center.
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Si tratta di una patologia complessa che va oltre la pelle e impatta profondamente sulla qualità della vita dei pazienti e delle loro famiglie, coinvolgendo aspetti fisici, psicologici e sociali.

Si sviluppa principalmente su viso, collo, nelle pieghe del gomito, dietro al ginocchio e sulle mani ma può interessare anche zone più estese del corpo.

Gli appuntamenti
-Venerdì 4 aprile a Messina presso il Policlinico Gaetano Martino, il cui responsabile è Fabrizio Guarneri
-Martedì 8 aprile a Catania presso il Policlinico Rodolico, il cui responsabile è Giuseppe Micali
-Giovedì 10 aprile a Catania presso il Policlinico Rodolico

«Questa campagna – afferma Giuseppe Argenziano, presidente SIDeMaST - ha un grandissimo valore strategico perché la Società Italiana di dermatologia e malattie aessualmente trasmesse da sempre si impegna per aumentare non solo la consapevolezza del pubblico sulla malattia ma anche per facilitare l’accesso ai percorsi di diagnosi e cura dei pazienti che soffrono di questa patologia così invalidante.

Il fatto che la partecipazione sia stata estesa anche agli adolescenti in un certo qual senso “chiude il cerchio” dell’offerta alla popolazione delle tante nuove terapie disponibili per questa malattia.

Indirizzando il pubblico verso i centri di riferimento, infatti, diamo una mano ai pazienti ad intraprendere un percorso che migliorerà la loro salute e la loro qualità di vita».

Per Marco Ardigò, membro del consiglio direttivo della Società Italiana di Dermatologia e Malattie Sessualmente Trasmesse e responsabile per le campagne: «L’organizzazione di campagne di sensibilizzazione della popolazione rappresenta un mezzo importantissimo per la Società per la diffusione di messaggi di prevenzione e di diagnosi precoce delle più comuni malattie, fra cui indubbiamente la dermatite atopica.

L’estensione dell’accesso alle cure e la diffusione di un messaggio positivo di un possibile cambiamento della condizione di salute dei pazienti affetti da dermatite atopica rimangono obiettivi centrali delle campagne promosse dalla nostra società».

«È importante – sottolinea la vicepresidente Maria Concetta Fargnoli - informare la popolazione e indirizzare i pazienti ad un corretto percorso diagnostico terapeutico per consentire una giusta scelta terapeutica in funzione della gravità di malattia.

Nelle forme moderato-gravi, oggi abbiamo a disposizione approcci terapeutici innovativi, disponibili nei centri di riferimento, che hanno migliorato in modo significativo la qualità di vita dei pazienti anche in età pediatrica.

Dobbiamo inoltre sensibilizzare i pazienti con dermatite atopica sull’importanza del trattamento dermo-cosmetologico per coadiuvare la terapia farmacologica sia topica che sistemica e per ridurre il rischio di recidive di malattia».
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