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In Sicilia arriva il vaccino contro il virus sinciziale per i neonati: perché e dove farlo

Rischiavano di non partire le immunizzazioni contro il virus che causa bronchioliti e polmoniti nei bambini. La Regione ha finanziato l'acquisto dei farmaci

Sonia Sabatino
Giornalista
  • 21 ottobre 2024

Partiranno il primo novembre le immunizzazioni contro il virus sinciziale in Sicilia: ciò consentirà di abbattere i casi di bronchioliti e polmoniti tra neonati e bambini nel primo anno di vita. Dal Dasoe (Dipartimento per le Attività sanitarie e Osservatorio epidemiologico) dell'assessorato regionale della Salute confermano, infatti, che i vaccini sono stati acquistati e sono già arrivati, per cui la somministrazione partirà come previsto.

Ci sarà uno slittamento di qualche giorno per i neonati, a causa di alcuni ritardi nella distribuzione delle dosi ad essi destinate, quindi per loro la campagna vaccinale prenderà il via dopo il 4 novembre.

Nello specifico, parliamo dell’anticorpo monoclonale Nirsevimab-Beyfortus, utilizzato per la cura delle infezioni di virus respiratorio sinciziale (VRS - Respiratory Syncytial Virus) in età pediatrica. Le dosi sono di 50 mg per i bambini che hanno un peso inferiore ai 5 kg e di 100 mg per quelli di peso maggiore. Per questo i neonati in Sicilia, inizieranno qualche giorno dopo.
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Il nuovo farmaco è stato autorizzato dall’Aifa il 4 gennaio 2023, ma non è incluso nel Piano Nazionale Prevenzione Vaccinale in vigore, quindi è una prestazione che si configura come un extra Lea. Motivo per cui la Regione Siciliana e tutte le altre Regioni in piano di rientro non saranno rimborsate dallo Stato per l’acquisto delle dosi, ma hanno dovuto attingere alla propria copertura finanziaria in autonomia, esattamente come il presidente Renato Schifani aveva annunciato, polemizzando con la decisione del governo di non considerare questo farmaco un “salvavita”.

Il virus sinciziale, infatti, è responsabile delle bronchioliti nei bambini colpendo soprattutto i più piccoli (entro l’anno di età) che spesso finiscono anche in terapia intensiva. Adesso, per fortuna si parte con il monoclonale.

Ma come funziona?

L’Asp di Palermo ha già acquistato il vaccino Pfizer per gli adulti fragili, anziani e le donne incinte (queste ultime passeranno gli anticorpi al feto, quindi, il nuovo nato sarà già protetto e non avrà bisogno di essere immunizzato). Queste categorie possono vaccinarsi nei centri vaccinali Asp o nei medici di famiglia.

Tutti i nati dal primo novembre in poi, invece, una volta arrivate le dosi nei punti nascita, saranno immunizzati con il Nirsevimab prima delle dimissioni. Potranno beneficiare di questo tipo di immunizzazione tutti i bambini nati dall'1 gennaio 2024 presso i centri vaccinali dell’Asp di Palermo o, novità dell’anno, presso i pediatri di libera scelta.

La protezione dal virus sinciziale dura circa 5 mesi, per questo motivo ci sono delle tempistiche precise da rispettare, infatti, questo tipo di virus colpisce principalmente nel periodo tra novembre e marzo.

«I pediatri di libera scelta hanno stipulato un accordo regionale che consente loro di immunizzare presso i propri studi. Contro il virus sinciziale immunizzeremo i nati dall'1 gennaio al 31 ottobre 2024 – ha precisato Tito Barbagiovanni, presidente regionale della FIMP (Federazione Italiana Medici Pediatri) -. Quelli che nasceranno da novembre in poi saranno immunizzati direttamente presso il punto nascita (di ospedale o clinica, ndr). In pratica, ogni Asp si approvvigiona autonomamente, quindi, acquista i vaccini direttamente in base alle proprie esigenze e li distribuisce anche ai pediatri».
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