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In pochi lo conoscono: la "danza" del mare dello Stretto è uno spettacolo oceanografico

“U Strittu” è il protagonista di uno spettacolo naturale di rara bellezza che in tanti sicuramente avranno visto ma che in pochi sanno come si chiama in realtà

  • 4 giugno 2020

La Madonna della Lettera di Messina

Affacciandosi sul braccio di mare che fa da collante tra l’isola di Sicilia e il resto dell’Italia, prima tra tutte quella peninsulare della Calabria, lo Stretto di Messina è uno snodo fondamentale che riesce a far baciare appena i mari Tirreno e Ionio e lungo il quale le forti maree trascinate con sè dalla potenza di questi due mari sovente s’incrociano.

Ed è proprio a causa di questo sbalzo tra correnti e mareggiate contrastanti che proprio “u Strittu” (anche noto nell’antichità come stretto di Scilla e Cariddi, dal nome dei due mostri omonimi di Sicilia e Cariddi che secondo le leggende funestavano la navigazione tra Calabria e Sicilia), è il protagonista di uno spettacolo naturale di rara bellezza che in tanti sicuramente avranno visto ma che in pochi sanno come si chiama in realtà: l’upwelling.

L’upwelling, o risalita delle acque profonde, è un fenomeno oceanografico che si verifica nelle acque dello Stretto e riguarda il movimento provocato dal vento di grandi masse di acqua fredda, densa e generalmente ricca di nutrienti, che risalgono verso la superficie dell'oceano dove vanno a rimpiazzare l'acqua superficiale più calda, pertanto meno densa e in generale ormai depauperata dei suoi nutrienti.
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In altre parole, questa movimentata “danza del mare” è causata dall’incontro, su un’unica scia, fra l’inversione delle maree dello Ionio e del Tirreno che avviene a seguito dell’ingresso della forte corrente che soffia in una data direzione sulla superficie del mare e che genera una esplosiva interazione tra i due elementi aria-acqua.

In conseguenza di questa azione del vento, l'acqua marina si sposta perpendicolarmente alla direzione del vento incidente dando vita ad un movimento dello strato superficiale dell'acqua ruotato di circa 45 gradi rispetto alla direzione del vento. L’attrito tra lo strato superficiale e quello immediatamente sottostante fa sì che anche gli strati successivi si muovano nella stessa direzione, provocando un moto a spirale discendente lungo la colonna d'acqua.

Uno spettacolo unico al quale assiste, puntualmente, in silenzio la Madonnina dello Stretto che da oltre 50 anni saluta le navi che entrano nel porto di Messina, accogliendole con l’augurio migliore che un buon padrone di casa possa fare ad un ospite, al suo arrivo: “Vos et ipsam civitatem benedicimus” (Benediciamo voi e la vostra Città).
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