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Il Parco d'Orleans di Palermo si visita con la realtà aumentata: l'idea di "Smart zoo"

L'associazione L’ A.R.C.A. formata da giovani di Catania, propone un progetto per digitalizzare ed esplorare così in digitale uno dei nostri posti più speciali

  • 24 gennaio 2019

I fenicotteri rosa di Villa d'Orleans

Hanno proposto al Presidente Nello Musumeci un progetto per digitalizzare e permettere l'esplorazione informatizzata di uno dei posti più speciali che la Regione Siciliana: il Parco Ornitologico D'Orleans.

Il tutto dovrebbe avvenire grazie al QR code e alla realtà aumentata, quindi una app, per conoscere tutte le bellezze che che ci sono dentro al parco tra piante e animani rari e permettere a diversamente abili (soprattutto ciechi) di esplorare il luogo»

A proporre l'affaire è l'associazione L’ A.R.C.A. formata da giovani laureati di Catania, i quali specificano subito «non abbiamo nessuna intenzione di andarsi a cercare lavoro all’estero».

«In collaborazione con alcuni docenti dell’Università di Messina e Catania, - raccontano dall'associazione - e professionisti esperti in varie discipline e in partnership con il Museo della Fauna dell’Università degli Studi di Messina, abbiamo elaborato un progetto di riqualificazione, assolutamente innovativo nell’ambito zoologico e museale, pensato per lo zoo ornitologico palermitano di Villa d’Orléans».
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L'incantevole villa negli ultimi cinque anni ha vissuto una vicenda che l'ha portata a uno stato di abbandono e infine alla chiusura.

La tecnologia degli smartphone e l’uso della realtà aumentata applicate per la prima volta a uno zoo, permetterebbe di metterlo in rete con gli altri zoo del mondo, ma anche con orti botanici e musei.

«Ciò farebbe di Villa d’Orléans il primo smart zoo d’Italia» raccontano entusiasti i ragazzi catanesi che hanno inventato la app.

«Conosciamo la sensibilità del Presidente per la Natura e l’Ambiente - aggiungono da Catania - e perché siamo sicuri che questo nuovo modo di far approcciare i giovanissimi agli zoo, ai musei e agli orti botanici è una carta vincente. E siamo certi che il primo Smart Zoo d’Italia diventerà punto di riferimento per studiosi e turisti».

Non si sa quanto costerebbe l'operazione di digitalizzazione e chi la dovrebbe pagare, certo è solo che i ragazzi de L’ A.R.C.A. hanno presentato il loro progetto al presidente della Regione e aspettano di sapere cosa ne pensa e se lo sposerà.
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