AMBIENTE
Il loro nome lascia interdetti ma sono bellissimi: la specie (unica) che vive in Sicilia
Tra gli esemplari più affascinanti c'è quella nota anche come "grande lumaca di mare" o "lepre di mare", una specie atlantica giunta dal canale di Gibilterra
A questo ordine appartengono circa 3.000 specie e gergalmente vengono chiamate “lumache di mare”, seppur non tutti gli animali chiamati così sono in verità dei nudibranchi.
Attorno alla Sicilia ne sono presenti diverse specie, che abitano soprattutto ecosistemi costieri. Sono dotati di un corpo morbido, colorato e flessibile, sebbene la forma adulta non possieda la conchiglia, rispetto agli altri gasteropodi.
Essa viene infatti persa da questi animali durante le prime fasi iniziali del loro ciclo vitale e quindi perciò indica che dal punto di vista evolutivo sono comparsi più tardi rispetto le altre specie del loro gruppo.
Le loro forme e i loro colori possono essere diverse, mentre le dimensioni variano da qualche centimetro a circa 60.
Sfruttano i loro colori per spaventare i predatori, indicando una certa velenosità, o per mimetizzarsi nell’ambiente, tanto che alcune specie risultano quasi invisibili.
Secondo il testo "Fauna e Flora del Mediterraneo" di Rupert Riedl, edito da Ricca editore, tra le specie più presenti nel nostro mare abbiamo per esempio Tritonia manicata, che ha il dorso maculato di nero-violetto, Tritonia striata, che è di color latte panna con linea dorsale nera, e Tritonia villafranca, che insieme alle altre due specie è una specie tidale che abita le nostre barriere coralline fino a circa 10 m di profondità.
Altre specie comuni sono Lomanotus marmoratus, l’Hancockia uncinata e Doto coronata, che si alimentano principalmente di idrozoi e meduse, come alcune specie del genere Arminia e del gruppo dei Facelinidae.
In generale sono decine le specie di nudibranchi che sono presenti nel Mediterraneo e quasi tutti svolgono dei ruoli principali all’interno dei loro ecosistemi.
Tra le specie più affascinanti abbiamo però Aplysia dactylomela, nota anche come grande lumaca di mare o lepre di mare, una specie atlantica giunta dal canale di Gibilterra, che è stata avvistata per la prima volta a Lampedusa nel 2002.
Da allora questa specie continua ad espandersi nel Mediterraneo ed è ormai possibile trovarla anche a Ustica o sulle Egadi, dove sta cercando di integrarsi con le altre specie.
L’arrivo di questo organismo nei tratti di costa italiani è imputabile al riscaldamento del Mediterraneo, che ha fatto sì che i nostri mari divenissero più accoglienti per le specie tropicali e oceaniche.
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