CULTURA
Il carro che cambia, "Il Volo" e un'ora di botti: tappe e programma del 400° Festino
Il corteo, gli spettacoli e tutte le novità della 400° edizione del Festino di Santa Rosalia. Tutti gli eventi della notte del 14 luglio: da Palazzo dei Normanni alla Cala
Un'immagine della 4° tappa del corteo del Festino, a Porta Felice
"La speranza": è questo il tema del 400° Festino di Santa Rosalia, il cui programma è stato presentato presso il Palazzo Arcivescovile, alla presenza di Mons. Corrado Lorefice, Arcivescovo di Palermo, il sindaco Roberto Lagalla, mons. Filippo Sarullo, parroco della Chiesa Cattedrale di Palermo e Giampiero Cannella, vice sindaco e assessore alla Cultura del Comune di Palermo.
«Speranza e bellezza - sottolinea il sindaco Lagalla nel suo discorso - La speranza di una nuova bellezza per la nostra città e la speranza di una rinascita delle coscienze».
Il carro trionfale e il corteo del 14 luglio
Per i 400 anni del Festino, l'intera narrazione è stata declinata in un corteo. Gli spettatori non sono più concentrati nelle cinque tappe ma potranno assistere all'intera performance artistica da un qualsiasi punto della parata.
La grande novità riguarda il carro trionfale con la statua della Santuzza: per la prima volta nella storia del Festino, il carro trionfale compirà 4 trasformazioni. Il carro monumentale assume la forma della Santa, dove Rosalia è il vascello e splende dorata e luminosa come un raggio di sole.
Il carro si trasforma di tappa in tappa attraverso un gioco di luce, seguendo il tema del Corteo e svelandosi al pubblico, di cui diventa volto e riflesso.
Gli elementi principali del carro sono: l'oro, che rimanda all'opulenza barocca; il Giglio, che diventa la tradizionale barca, da cui la Vergine Eremita sboccia, fondendosi con il pistillo- tributo al suo nome (Rosa-lia, lilium, giglio) e alla sua purezza. Infine, la Rosa, nel nome di Rosa-lia, la Santa tiene in mano una rosa luminosa, simbolo della luce della speranza (In un video la statua di Santa Rosalia del 400° Festino).
A seguire il carro trionfale (principale) ci sarà un altro carro supplementare a supporto del primo. Questo secondo carro permette di sopraelevare le performance artistiche, consentendo una maggiore visibilità dello spettacolo.
Il corteo si snoda lungo 5 tappe e ognuna di esse ha temi e spettacoli
ATTO 1 - Palazzo dei Normanni
"Nelle tenebre nasce la speranza"
Il primo atto si apre con la città di Palermo avvolta da un velo di oscurità e dal silenzio. Un luogo abbandonato dalla speranza. Figure oscure si aggirano nello spazio, sotto forma di danzatori, performer e diverse creature.
Protagonista dello spettacolo l'attore Maurizio Bologna, Studio Danza 2, Batèria Siciliana, Piero Tutone, Alessia Quattrocchi, Circ'Opificio e la Cantoria del Teatro Massimo, una delle formazioni giovanili del teatro, tra le più recenti costituite e che ha eseguito già numerosi concerti.
ATTO 2 - Piano della Cattedrale
"La Speranza si Rivela"
L'atmosfera muta, e dallo sgomento nasce un sentimento di attesa e meraviglia. I performer si liberano dalle tenebre per rivelare un involucro bianco dorato. Il risveglio della speranza diventa un canto prodigioso che accompagna lo svelamento del Carro. Protagonisti La fanciulla Margherita Agate, i Gruppi del folklore siciliano, Studio Danza 2, Circ'Opificio, la Cantoria del Teatro Massimo e il Coro di voci bianche, che escono dalla Cattedrale e popolano il corteo.
Star del Festino, il gruppo "Il Volo", che dovrebbe esibirsi sul sagrato della Cattedrale alle ore 21.15.
Nelle prime due tappe (Palazzo dei Normanni e il sagrato della Catterale), la presenza del pubblico sarà regolamentato e contingentato.
ATTO 3 - Quattro Canti
"La speranza fiorisce"
Agli angoli dei Quattro Canti, le quattro Sante co-patrone, Santa Cristina, Santa Ninfa, Santa Oliva e Sant'Agata, rappresentano
l'incarnazione spettacolare di una tradizione femminile che ancora oggi illumina l'anima più profonda di Palermo. È un momento di grazia cataritca che abbraccia tutti i Quattro Canti e l'intera popolazione, innescando la trasformazione del Carro trionfale.
Artista di punta è Alessandra Ponente cantante e attrice teatrale, poi c'è Riccardo Piparo, Giovanni Parrinello, Studio Danza 2 .
ATTO 4 - Porta Felice
"La Speranza siamo Noi"
Tutto il Corteo partecipa al climax finale. Porta Felice, trasformata in un'esplosione di luce e gioia accoglie la città con una grande sorpresa. La luce celebra la resilienza e la forza vitale di ciascuno di noi moltiplicata dall'abbraccio simbolico della Santa.
A dare voce al IV atto, il "cunto" dell'attore Salvo Piparo insieme alla Batèria Siciliana.
ATTO 5 - Foro Italico
"Il Faro della Speranza Santa Rosalia guarda al futuro!
La sua luce si rilette in tutti noi, esplodendo in uno spettacolo di colore e gioia luminosa, che non potrà essere dimenticato. Un nuovo cammino in cui tradizione e rinnovamento si mescolano e risplendono in un messaggio di speranza condiviso. È il momento tanto atteso dei fuochi d'artificio che quest'anno dureranno 1 ora, con sottofondo musicale.
A chiudere i festeggiamenti il dj-set di Popshock.
Tra i talenti che animeranno il 400° Festino ci sono i videomapping della Odd Agency, protagonisti peraltro lungo tutto il corteo del 14 luglio. L'agenzia è famosa per i videomapping immersivi realizzati alla Chiesa di Santa Caterina di Palermo (ma non solo).
«Sarà un Festino che i palermitani e i turisti ricorderanno per sempre. Due carri, le loro trasformazioni di colore, l'animazione delle quattro sante, i gruppi folkloristici e la creatività sorprendente del direttore artistico creeranno momenti di intrattenimento e giochi di luce unici nel loro genere - aggiunge Lagalla -. Insieme alla Curia, nella persona dell'arcivescovo, che ringrazio profondamente per lo spirito di collaborazione, abbiamo portato avanti un lavoro incredibile che racconta Palermo, con le sue tradizioni e le sue eccellenze. Infine il mio personale e sincero augurio ai palermitani e alle palermitane che è quello di vivere con lo spirito giusto, carico di devozione e di gioia, ma anche di compostezza e rispetto, questo Festino».
«Porteremo il racconto di Palermo fuori la Sicilia e oltre l'Italia, in linea con una rinnovata identità internazionale di questa quinta Città d'Italia. La firma di Balich e tutti gli eventi permetteranno di offrire un anno di spettacolo e iniziative culturali decisamente inedito. Inoltre, si sta impiegando un grande sforzo sul fronte della sicurezza per contribuire a far svolgere un Festino in sicurezza», dichiara l'assessore alla Cultura, Giampiero Cannella.
A dedicare un messaggio alla Santuzza è persino Papa Francesco. Parte della lettera è stata letta dall'arcivescovo Corrado Lorefice durante il suo discorso, in apertura della conferenza stampa di presentazione:
«La felice ricorrenza del IV Centenario del ritrovamento del corpo di Santa Rosalia è una speciale occasione per unirmi spiritualmente a Voi cari figli e figlie della Chiesa palermitana - scrive il Pontefice -, che desidera elevare al Padre celeste, fonte di ogni grazia, la lode per il dono di così sublime figura di donna e di "apostola", che non ha esitato ad accogliere le prove della solitudine per amore del suo Signore.
"Per amore Domini mei" - continua -, è il motivo che Santa Rosalia adduce consegnando la propria esistenza e abbandonando la ricchezza del mondo. Voi fedeli e devoti della "Santuzza", come filialmente a Lei vi rivolgete, siete gli eredi spirituali che dovete tradurre in uno stile di vita evangelico la sua testimonianza di fede e di carità verso il prossimo. Come Lei date un volto bello al vostro territorio, ricco di cultura, storia e fede profonda, dove grandi donne e uomini hanno trovato la forza per spendersi a motivo del Vangelo e della giustizia sociale».
«Vogliamo vivere il Festino con consapevolezza di una gioia e speranza che vuole trovare gambe nelle nostre gambe e nella capacità di ritrovare la passione per il bene comune», dichiara l'arcivescovo Corrado Lorefice, che nel suo discorso ha affrontato le nuove "piaghe" che Palermo è chiamata ad affrontare: le droghe, la violenza nel centro storico, corruzione, la siccità e i cambiamenti climatici.
«Questo Festino deve essere capace di darci consapevolezza e compassione, ossia la capacità di patire con, prendere su di sé le sofferenze degli altri».
Non solo grandi eventi e spettacoli. Il Festino è anche fede e devozione. Ampio e ricco è infatti il programma religioso del Festino, curato all'Arcidiocesi di Palermo, che inizia mercoledì 10 luglio - con il solenne rito di uscita dell'Urna argentea della Santuzza dalla Cappella e la deposizione della cera ai piedi dell'Urna - e prosegue fino alla processione del 15 luglio con la Solenne Processione cittadina dell'Urna contenente le reliquie di Santa Rosalia e il messaggio dell'arcivescovo Lorefice alla città (ecco il programma religioso completo del Festino).
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