SPORT
Il basket palermitano è in lutto per Elisa: "Tutto il palazzetto è in piedi ad applaudirti"
Cestista, istruttrice di mini basket e allenatrice palermitana, Elisa Trevisano rimane una guerriera, nonostante abbia perso la sua ultima battaglia a soli 34 anni
Elisa Trevisano
Cestista, istruttrice di mini basket e allenatrice palermitana Elisa rimane una guerriera, nonostante abbia perso la sua ultima battaglia. Sì, perchè oggi il mondo del basket palermitano si è svegliato con una grande perdita.
Elisa se n'è andata a soli 34 anni, nel pomeriggio di martedì 23 febbraio, circondata dagli affetti di sempre, con il marito Marco (anche lui giocatore di basket) e il piccolo Daniele di appena 10 mesi accanto.
Stimata e amata da tutti, da coloro che gli erano più vicini, da chi invece l'ha conosciuta appena e anche da chi, come me, ha trascorso con lei tante serate e arrostite insieme alla comitiva degli amici di una vita.
Chiunque abbia incrociato il suo percorso di vita, personale e professionale, non può che definirla una vera guerriera, un vulcano di energia che prendeva a morsi la vita con i suoi occhioni azzurri sempre sorridenti.
La homepage di Facebook è un loop di ricordi e di testimonianze che, da una parte, lasciano l'amaro in bocca per una giovane vita spezzata, e dall'altro lato, fanno percepire tutto l'amore che ha lasciato intorno a sè, anche mentre combatteva contro un male più grande di lei.
Ricordi su ricordi che si moltiplicano sui social, raccontando un pezzo di una giovane donna, giocatrice, amante della natura e neo mamma, che adesso Palermo piange.
La sua seconda casa era il campo da basket, tra il PalaMangano, la scuola di minibasket "Arena Basket" e il campus estivo di basket del Tc2.
Il basket, e in generale il mondo dello sport, infatti erano parte integrante del Dna di Elisa. Il padre, Giovanni detto Gianni fu una delle stelle del basket palermitano; la mamma, Pina Cattarinich (anche lei scomparsa giovanissima), era una promettente atleta del nuoto a cui ogni anno la Polisportiva Nadir di Palermo dedica un trofeo.
Elisa era nel pieno della sua carriera professionale. Dopo aver vestito la maglia del Verga - la principale squadra di pallacanestro femminile della città - ha vestito la maglia dell'Otium Palermo.
Quando la vita l'ha messa davanti a una scelta, ha deciso di non abbandonare il basket e ha alimentato un'altra sua grande passione: quella per i bambini. È diventata infatti l'insegnante e allenatrice di tanti piccoli cestisti e manicestisti del capoluogo siciliano.
«Nello sport e nella vita ci hanno sempre insegnato che non si molla, che bisogna lottare con tutte le forze - è il post che il marito Marco le dedica su Facebook -. Tu questo l'hai sempre fatto! Hai sempre lottato per ottenere ciò che volevi e ci sei sempre riuscita.
Lo sport ci ha anche insegnato che quando perdi, puoi perdere in svariate maniere. Puoi prendere un’imbarcata di 30 punti e tornare a casa distrutto e a testa bassa o puoi lottare senza mai arrenderti, anche se l’avversario è il più forte che tu abbia mai incontrato. A quel punto avrai perso, ma sarai fiero di te stesso e tornerai a casa a testa alta.
Oggi ti dico che sono fiero e onorato di esserti stato accanto. Sei stata sconfitta ma non hai mai mollato fino all’ultimo respiro, senza mai lamentarti. Basta leggere tutti i messaggi che ti hanno dedicato per capire che tutto il palazzetto è in piedi ad applaudirti! Ti amo amore mio. Ora è il momento di riposare. Vorrei farti vedere quante persone ti vogliono bene, hai davvero lasciato qualcosa di indelebile in questo mondo. Io e Scricciolo ti porteremo sempre nel nostro cuore. Ciao Bionda».
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