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I pupazzi di Snoopy e la "postina" Naj Oleari: l'epoca (romantica) di Tilt a Palermo

Vi sblocchiamo un ricordo: il famoso negozio di via Cordova molto amato dalle teenager degli anni Ottanta. Era l'epoca dei paninari, del "Cioè" e dei primi amori

Valentina Frinchi
Freelance in comunicazione e spettacolo
  • 20 maggio 2024

La mitica "postina" Naj Oleari, molto di moda negli anni '80

"Tilt" come una scossa, una curiosità, una molla che scatta, qualcosa che fa sognare. Il negozio di Giuseppe Macchiarella in via Filippo Cordova a Palermo, negli anni '80, si chiamava proprio così, "Tilt", e davanti a quel marciapiede si fermava ogni tenneager anche solo per guardare. Quelle vetrine stimolavano la fantasia.

Sembrava un negozio minuscolo ma se provavi ad entrarci dentro non sapevi cosa osservare prima per quanta roba c'era. Un'invasione di articoli per la new generation in un'epoca che dava libero sfogo alle idee scatenate, nuove, alle cose romantiche, alle camere dei ragazzi sempre piene di tutto e di più.

I "re" di Tilt sono Snoopy e Linus, diari, quaderni, e gadgets. Ma la novità assoluta sono stati i pupazzi "morbidosi" in tessuto di svariate misure e colori. Dal più piccolo al modello gigante.

Le espressioni degli irresistibili "cuscini" erano "tenere" e colorate e quel design non si era mai visto prima. Facce da gatto o coniglio con un disegno moderno e un'imbottitura in tessuto che faceva andare di scena la "tenerezza".
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Sabrina Staropoli ricorda: «Il mio letto da ragazza era pieno dei pupazzi di Tilt, al centro c'era quello più grande che avevo ricevuto per i miei 18 anni. Alla sera era sempre una fatica togliere tutti quei innumerevoli gadgets prima di raggiungere le coperte».

Un'altra chicca sempre presente da Tilt era il "cuore" gonfiabile di colore "rosa" che stava sospeso in aria e che spesso colorava l'angolo del tetto di una cameretta. Come la mia, per fare un esempio, quella volta della festa di San Valentino '90, il cuore di Tilt fu un regalo molto gradito.

Del resto per ogni festa bastava passare prima da Tilt per un pensiero originale e sempre moderno.

Da Tilt potevi trovare la "postina" Naj Oleari, in quei tempi l'articolo più desiderato dalle ragazze anni '80 ma anche quello più costoso. Quella borsa/cartella tutta colorata, ciascuna con un colore diverso e con quei disegnini irresistibili costava centosettantamilalire circa, che per quei tempi non era per niente poco!

Macchiarella, il proprietario di Tilt, si fa venire un'idea geniale: lui è un imprenditore che vuole il negozio sempre pieno e inoltre comprende che non tutte le ragazze possono permettersi la Naj Oleari sognata. Così decide di partire e portare da Tilt la postina "copiata". Un'altra borsa molto somigliante alla Naj Oleari ma che non aveva quella firma, le somigliava molto, e aveva decisamente un altro prezzo: trentamilalire!

In questo modo tutte le ragazze potevano avere a tracolla quella borsa del tempo dei "paninari" ciascuna con le proprie tasche ma con la stessa felicità.

Il negozio di Macchiarella si trovava in un punto strategico, in quella parte della via Cordova tra la via Sampolo e la via Marchese di Villabianca, una zona vissuta intensamente dalla gioventù di una generazione passata alla storia. Se ne parla, si ricordano, sembra che quegli anni non vogliano andare più via dalla memoria di chi oggi ha 50 anni perchè quell'aria è indimenticabile.

Davanti alle vetrine di Tilt gli occhi andavano pure su degli attestati, dei fac simili come quello di "affittasi" o "vendesi" per intenderci, solo che in quel negozio ci potevi leggere "ho voglia di..." oppure "cercasi coccole".

Indubbiamente in quegli anni la tenerezza era di scena e ci si divertiva con poco come il sacco di risate, quel sacco "morbidoso" giusto per rispettare la moda che se lo pigiavi al centro potevi ascoltare delle risate di cuore registrate. Delle chicche, insomma, a cui i giovani palermitani non rinunciavano.

Le camere dei ragazzi erano dei luoghi sacri e ogni parete parlava delle passioni di una generazione. Le ragazze, soprattutto, correvano in edicola per non perdersi un numero di "Cioè" la rivista gettonata per teenagers con la copertina adesiva che al centro possedeva ogni settimana un "poster" dell'idolo del momento, da Tom Cruise a Nick Kamen, da Den Harrow a Simon Le Bon.

Per chi non arrivava a prendere quel numero nulla era perso perchè da Tilt si potevano comodamente scegliere dei poster in buona risoluzione su tutti i "grandi" della scena dello spettacolo e del cinema. Era bellissimo, sfogliare, emozionarsi, scegliere.

Oggi quel tratto di strada è un po' vuoto, quel negozio non c'è più da tanti anni ormai, e quei ragazzi siamo sempre noi anche se un po' brizzolati, siamo noi quelli che ci siamo innamorati con lo sguardo rivolto verso la vetrina di Tilt.
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