CULTURA
Ha lasciato la Sicilia "grazie" a un tatuaggio: così Francesco cambia vita e vola a Nizza
A Catania era impiegato già da sette anni come segretario in uno studio di tatuaggi, elemento decisivo in quello che è stato il cambiamento di tutta la sua vita
Francesco e Margaux a Nizza
Più o meno con queste righe si potrebbe riassumere la storia di Francesco e Margaux, iniziata dieci anni fa a Catania, e che oggi prosegue a Nizza.
Non tutte le emigrazioni infatti sono fatte per lavoro o qualità della vita, c’è anche chi decide di rimettersi in gioco altrove per amore, ancora oggi...incredibile vero?!
Francesco è un catanese di 48 anni che ha sempre vissuto nella sua terra di origine, tranne una parentesi di un paio d’anni trascorsi in Friuli per lavoro.
A Catania era impiegato già da sette anni come segretario in uno studio di tatuaggi, elemento che sarà decisivo in quello che è stato il cambiamento di tutta la sua vita a cavallo tra il 2013 e il 2014.
Tornata a Parigi ripensa ai bei momenti trascorsi qui e decide di tatuarsi proprio una trinacria, simbolo della nostra terra. Cercando e spul- ciando nel meraviglioso mondo di internet scova proprio uno studio di tatuaggi dal nome "Trinacria Tatoo" che, non è necessario neanche dirlo, era proprio quello in cui lavorava Francesco.
Da lì i primi contatti via chat con il tatuatore fino a che, ad ottobre, ritorna in Sicilia per farsi tatuare. Arrivata allo studio, il caso vuole che il tatuatore sia in ritardo...ma per fortuna c’è Francesco che la intrattiene, così chiacchierano un po’ in inglese, poi fa il tatuaggio e va via.
Qualche giorno dopo si scambiamo l’amicizia su Facebook e lì per lì nient’altro da aggiungere.
O almeno così credevano...sarà la notte di San Silvestro di quell’anno a stravolgere i piani di entrambi. Francesco torna tardissimo dalla festa per le strade di Catania e, chissà per quale arcano motivo, nonostante la stanchezza, anzichè dirigersi dritto dritto a nanna si siede davanti al computer.
Indovinate chi trova dall’altra parte? Proprio Margaux, anche lei reduce da una festa. I due iniziano a scriversi con costanza fino a che, nel giorno più romantico dell’anno, lei decide di venire a trovarlo a Catania.
Da quel San Valentino del 2014 ebbe inizio la loro storia. Margaux ogni due weekend tornava dalla Francia per incontrarlo, fino a che decisero per il trasferimento di Francesco a Parigi, avvenuto pochi mesi dopo, il 29 aprile del 2014.
Quando si dice un colpo di fulmine! L’impatto iniziale in Francia non fu per lui traumatico come si potrebbe pensare, avendo la sua ragazza come guida e appoggio gli è stato semplice ambientarsi.
Certo un po’ meno imparare la lingua: aveva voglia di superare questo scoglio ma la fretta non è mai una buona consigliera. Pian piano si è accorto come si possa vivere bene in Francia dove, non solo per una questione lavorativa ma anche per tutto ciò che vi sta intorno, i giorni scorrono serenamente.
Nel 2017, dopo aver vissuto venti mesi a Parigi e ventidue in una città che si chiama Melun, si sono trasferiti a Nizza, dove vivono ancora oggi. Un passaggio che non vi ho ancora riferito è che nel frattempo Francesco e Margaux non sono più fidanzati... ora sono infatti marito e moglie, oltre che i genitori di Evguénia e del piccolo Victor.
Francesco ha un locale a Cannes insieme ad una socia bielorussa, mentre sua moglie prosegue il suo lavoro di giurista.
Il trasferimento quando aveva già 39 anni non gli ha reso facile trovare amicizie, le più durature e importanti sono infatti quelle che si coltivano in gioventù, ma nonostante ciò la sua vita procede tranquilla tra il lavoro e la famiglia, continuando a coltivare la sua passione per la scrittura che gli ha fatto pubblicare diversi racconti su riviste e antologie.
A Nizza poi i suoi bambini hanno la loro routine. Il clima è favorevole e c’è il mare, un po’ come a casa. Se poi per un qualsiasi motivo gli venisse il raptus di voler respirare un pizzico d’Italia, il confine in fondo sta ad una quarantina di chilometri.
Il legame che lega Francesco e la Sicilia è da sempre, come per molti di noi, duplice.
Da una parte amore e dall’altra odio, sin da quando viveva qui: «La Sicilia è incantevole, non si può non innamorarsi della nostra terra. Però il mare, il sole, i reperti archeologici non glieli abbiamo messi noi che ce ne vantiamo, noi siciliani siamo spesso la parte brutta della nostra regione, quella per cui poi se ne parla male - mi racconta Francesco - Ci torno spesso comunque, quasi ogni estate, è sempre un piacere rivedere la mia terra, la famiglia e i vecchi amici, ma è solo una vacanza».
Sul suo futuro non fa pronostici, del resto nessuno sa cosa sarà del domani. È abbastanza certo però, che se non dovesse essere a Nizza, sarà in un luogo che offra le giuste opportunità ai suoi figli, così come le ha trovate lui in Francia, oltre a tanto tanto amore.
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