STORIA E TRADIZIONI
Gibellina diventa set per l'alta moda: da "Hermès" arrivano i fondi per il restauro
La città d’arte contemporanea è stata scelta per la prima volta dalla casa di moda per la collezione "Hermès silk". E per l'occasione il Comune incassa una somma per le opere
Il Cretto di Burri a Gibellina
Adesso tocca di nuovo a Gibellina. La città d’arte contemporanea è stata scelta per la prima volta dalla casa di moda francese "Hermès" per promuovere la collezione Hermès silk, una linea esclusiva di accessori per l’abbigliamento femminile e maschile.
Per alcuni giorni del mese di marzo Gibellina diventa dunque il backstage per lo shooting fotografico della casa di moda, un set di ripresa che avrà come sfondo le opere d’arte contemporanee distribuite nel tessuto urbano di Gibellina, ma anche il Cretto di Alberto Burri, realizzato sui resti dell’antico paese di Gibellina, distrutta dal sisma del ’68.
«Gibellina, grazie al suo prezioso e importante patrimonio artistico, è diventata un punto di riferimento per quelle aziende che vogliono promuovere la loro immagine attraverso l’eleganza e la bellezza», ha detto il sindaco Salvatore Sutera.
Il Comune, secondo il regolamento vigente, autorizzando le riprese della casa di moda francese incasserà la somma di 17.700 euro. «Così l’arte produce la sua conservazione», ha ribadito l’assessore alla Cultura, Tanino Bonifacio. Denaro che servirà per la manutenzione delle opere d’arte che versano in uno stato precario e che necessitano di un urgente intervento di restauro e di conservazione».
L’importo che verrà versato dalla casa di moda "Hermès" non è l’unico destinato alla manutenzione delle opere d’arte in città. Il Comune infatti, con un ulteriore sforzo a carico del bilancio comunale, ha destinato 50 mila euro per il progetto "Salviamo la bellezza", che consentirà la manutenzione delle seguenti opere: la "Città di Tebe" di Pietro Consagra, "Doppio Spirale" di Paolo Schiavocampo, "Tensione" di Salvatore Messina, "Struttura sdraiata" di Salvatore Cuschera e le fontane realizzate da Cascella, Mustica e Venezia.
«Oltre alla manutenzione è necessario il restauro urgente di alcune opere – ribadisce l’assessore Bonifacio – ecco perché qualche giorno addietro abbiamo lanciato l’appello al ministro Dario Franceschini».
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