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Finalmente rinasce il secondo orto botanico di Palermo: dov'è la (storica) oasi verde

Il nuovo progetto di recupero fa risplendere un prezioso giardino storico della città, che custodisce al suo interno piante rare, alberi monumentali e l'antico agrumeto

Balarm
La redazione
  • 20 maggio 2024

L'albero monumentale di Parco Villa Malfitano a Palermo (foto dal sito di Villa Malfitano Whitaker)

Un progetto di recupero destinato a un polmone verde di Palermo, che è insieme uno spaccato importante di storia e uno spazio di incontro e di rigenerazione urbana.

È un atto d’amore per la città e il suo passato recente, il progetto di recupero di Parco Villa Malfitano, promosso dalla Fondazione Giuseppe Whitaker, e sostenuto dalla Fondazione Sicilia con un contributo di 50 mila euro.

Il ricchissimo e vasto parco urbano si estende su circa otto ettari circonda e contribuisce ad arricchiare la già prezioza Villa Malfitano Whitaker, realizzata in via Dante tra il 1885 e il 1889 dall’architetto Ignazio Greco su commissione di Giuseppe Whitaker, imprenditore inglese stabilitosi a Palermo (Della storia della famiglia inglese abbiamo parlato in un nostro articolo).

Il parco costituisce infatti un vero orto botanico: una parte è all’inglese e un’altra all’italiana e si trovano piante monumentali e rare provenienti da Tunisia, Sumatra, Australia, America meridionale. Una straordinaria testimonianza ambientale e culturale tanto da guadagnare in passato il titolo di secondo orto botanico di Palermo.
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Molto interessanti sono la serra, chiamata Giardino d’Inverno, e il laghetto dei papiri.

Nel dettaglio, il progetto ha previsto interventi mirati, attualmente in itinere, che permetteranno in un prossimo futuro di tornare ad accedere allo storico giardino.

Tra gli interventi, bonifica, concimazione, riordino del prato, potature degli alberi al alto fusto, redistrubuzione delle piante nel rispetto del disegno originario, rifacimento dell’impianto idrico e ricostituzione dell’agrumeto storico.

«Villa Malfitano, oggi sede della Fondazione Whitaker, con il suo parco, rappresenta uno dei luoghi più belli di Palermo – afferma il presidente della Fondazione Sicilia, Raffaele Bonsignore – ed è la testimonianza di un tempo in cui la nostra città ha vissuto un periodo di splendore culturale ed economico.

È per questo che la Fondazione Sicilia ha accolto la richiesta del segretario generale della Fondazione Whitaker, Maria Enza Carollo, di contribuire alla cura del parco. Un polmone verde della città di grande pregio per la ricca vegetazione e per la presenza di piante rare e secolari.

Gli interventi che verranno realizzati con il nostro contributo, mirati alla messa in sicurezza e al recupero del disegno originario del giardino, faranno risplendere la Villa e il Parco Malfitano».
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