TRADIZIONI
Facile e naturale: la "cucuzza agghiacciata" di Ballarò è il miglior dissetante al mondo
A Palermo esiste un toccasana che rianima corpo e mente contro il caldo torrido, una sorta di gatorade homemade. È la zucchina ghiacciata che ancora oggi si prepara a Ballarò

La cucuzza agghiacciata
Oggi camminando per le vie della città quando il caldo non fa ragionare più, è bene sapere che esiste un toccasana tutto palermitano, una botta di vita che rianima corpo e mente, una sorta di gatorade homemade.
È la "cucuzza agghiacciata" che consiste in zucchina lunga bollita e congelata, quella dei tenerumi per intenderci, ghiacciata (nel senso che proprio si estrae da una cassetta piena di ghiaccio).
Viene servita in un coppo di carta per alimenti (costo 1euro a coppo) con una grassa spremuta di limone e una manciata sale.
Chi l'ha provata dice è il miglior dissetante al mondo e che nelle torride giornate estive è una delle pochissime cose che rimettono in bolla il cervello.
Un po' di anni fa erano diversi i lapini che si trovavano in giro per il centro storico del capoluogo siciliano, adesso è rimasto l'ultimo degli zucchinari e si trova all'Albergheria. Lo trovate, col suo lapino color senape, dalle 14.00 alle 15.30 a piazza Ballarò, e dalle 16.00 e fino a sera in piazza Colajanni, sempre all'Albergheria.
Questa tradizione ha cento anni e si è tramandata da padre in figlio fino ai giorni nostri. Uno snack siciliano da passeggio dagli ingredienti semplici e poveri (poverissimo anche di calorie, praticamente è zero calorie) ma dissetante e rigenerante.
La preparazione è semplice.
Il nostro cucuzzaro in un magazzino fa bollire la cucuzza (zucchina lunga) con tutta la buccia, poi travasa la zucchina in acqua fredda, quando si è raffreddata toglie la buccia e cambia di nuovo l'acqua. Dopo di ciò viene messa dentro una cassettina di plastica e sotterrata dal ghiaccio. Viene venduta a pezzettoni, tagliata al momento.
Se vi capita di beccare il cucuzzaro di Ballarò concedetevi la gioia di fare questa esperienza sensoriale, parola mia: non ve ne pentirete.
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