STORIE
Essere felici con poco: parola di Nicola, il "custode di Lampedusa" che vive in un grotta
A darsi questo appellativo, tanti anni fa, è stato lui stesso dopo che si è ricavato la sua "casa naturale" tra grotte installazioni militari dove suona la chitarra e scolpisce pietre
Nicola, il "custode di Lampedusa"
A darsi questo appellativo, anni fa, è stato lui stesso dopo che si è ricavato - e ora vi spieghiamo in che senso - la sua casa tra grotte e installazioni militari.
Scelto il posto, negli anni, Nicola ha abbellito questo antro naturale con fiori, piante e quanto si può trovare in sintonia con la natura dell’isola, mantenendo la configurazione dei vecchi ruderi e anfratti che aveva trovato.
Facendo questo ha, tuttavia, violato la legge e per questo la sua “casa ricavata” è stata posta sotto sequestro ma, riconoscendo la sua buona fede, gli è stato affidato l’incarico di custode della stessa, permettendogli di prendersene cura.
E da allora Nicola è anche riconosciuto come il custode di Lampedusa.
Nella sua casa naturale Nicola suona la chitarra, coltiva le piante, e scolpisce le pietre realizzando esempi di tartarughe.
Dorme praticamente all’aria aperta, mentre nell’antro naturale che ha scelto custodisce i pochi averi, effetti personali, che ha e che chiude lì dentro ogni volta che parte.
I compagni di vita di Nicola sono il cielo, il mare, il vento e i canti degli uccelli che variano a seconda dei venti. Insomma una vita immersa nella natura che, si augura Nicola, duri il più possibile.
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