SANITÀ
Ernia del disco, la chirurgia solo in casi gravi: curarla in Sicilia senza andare fuori si può
A Palermo un team siciliano ha realizzato una terapia non invasiva che libera dal mal di schiena ed evita interventi superflui. I risultati pubblicati dall'Ozone Therapy Journal
Il medico Riccardo Buscemi, esperto in Terapia del Dolore per la cura dell'ernia del disco
E lo è soprattutto in Sicilia, una regione per la quale negli ultimi due anni (2018 e 2019) il servizio sanitario ha rimborsato rispettivamente cifre pari a 14 e 15 milioni di euro per interventi chirurgici effettuati fuori dall'Isola per la cura di patologie legate alla schiena, tra cui la più comune ernia del disco.
Superati i 40 anni, infatti, l’ernia del disco è una delle patologie invalidanti più frequenti e comuni che causa dolore alla schiena, contratture e una serie di limitazioni quotidiane che possono rendere davvero impossibile praticare attività di ogni genere.
Ogni ernia però è diversa e per questo motivo ogni caso va trattato in base alle sue specificità. Ecco perchè la terapia chirurgica non è sempre la soluzione adeguata o quanto meno non l'unica.
Solo nei casi più gravi è necessario ricorrere a interventi invasivi come ad esempio l'artrodesi, ossia quella tecnica che permette di unire ossa presenti nel tratto lombare della colonna vertebrale per stabilizzarla. Un intervento che costa caro (più di diecimila euro per ogni intervento) e che spesso porta i pazienti a recarsi fuori dall'Isola, con notevole dispendio di energie e denaro.
Parliamo del protocollo di rigenerazione discale, una terapia ideata da un team multi disciplinare tutto siciliano guidato dal dottor Riccardo Buscemi, esperto in Terapia del dolore per la cura dell'ernia del disco, e messo a punto da qualche tempo in una clinica palermitana con ottimi risultati.
Basta pensare che al termine della terapia, bel l'87% dei pazienti è completamente libero dal dolore alla schiena. Risultati importanti che sono stati pubblicati dall'autorevole rivista scientifica internazionale Ozon Therapy Journal.
Il protocollo è una risposta terapeutica efficace, mirata sulle esigenze specifiche del singolo paziente. Si tratta di una tecnica per nulla invasiva che cura l'ernia del disco senza ricorrere alla chirurgia.
A chi si rivolge?
Il protocollo può essere sottoposto a tutti coloro che hanno subito un intervento chirurgico ma non hanno risolto il problema, a chi assume antidolorifici ma continua ad avere dolore, a chi segue un percorso di riabilitazione e anche a coloro che si trovano ad affrontare il problema ernia del disco per la prima volta.
«La mission del nostro team multidisciplinare è trattare l'ernia del disco - spiega il dottor Riccardo Buscemi - utilizzando le migliori soluzioni tecnologiche al fine di offrire un percorso terapeutico personalizzato per ogni paziente.
Lo scopo - continua l'esperto - non è alleviare il sintomo, ma curare le cause che hanno prodotto l'ernia del disco e risolvere i meccanismi fisiopatologici alla base del dolore. Il trattamento personalizzato unisce diversi approcci come ozono terapia, radiofrequenza e medicina rigenerativa, infiltrazioni e gnatologia».
Se ti è piaciuto questo articolo, continua a seguirci...
Iscriviti alla newsletter
|
GLI ARTICOLI PIÙ LETTI
-
ITINERARI E LUOGHI
È uno dei più alti in Europa: dov'è (in Sicilia) il ponte "vietato" a chi soffre di vertigini