ATTUALITÀ
Edificio storico in vendita a Messina: all'asta l'ex Stabilimento della Birra Messina
Una storia lunga quasi cento anni è quella conservata tra le pareti dello stabile in via Umberto Bonino a Messina: oltre 15 milioni di euro per rilevarlo
Una foto storica dello stabilimento della birra Messina
Ad annunciarlo è il liquidatore giudiziale della società, Gaetano Panzera, che fa presente: «Le domande potranno essere presentate dalle 9 del 14 settembre alle 18 del giorno dopo (15 settembre)». La base d'asta è di 15 milioni e 256mila euro oltre l'iva, con rilancio minimo di 100mila euro.
La Birra Messina fu fondata dalla famiglia Lo Presti-Faranda nel 1923, inizialmente portava il nome di Birra Trinacria e solo successivamente il nome fu modificato in "Messina-birra di Sicilia".
Nel 1988 la società messinese fu acquisita dalla Heineken Italia. Nel 2007 Heineken decide di spostare la produzione della Birra Messina altrove mentre lo stabilimento torna ai Faranda che attraverso la Triscele Srl assorbono tutte le maestranze per salvare l'attività, la struttura e soprattutto un percorso aziendale e d'identità storico.
Però c'è un lieto fine, come una fenice è nata dalle ceneri di questa brutta storia: 15 operai hanno deciso di ripartite fondando il Birrificio Messina.
«Abbiamo presidiato scioperando per mesi davanti lo storico stabilimento - racconta il presidente della cooperativa Domenico Sorrenti - sperando che la politica potesse venirci incontro per non farlo chiudere oppure poterlo rilevare noi, ma non c'è stato nulla da fare».
«Nel 2013 decidiamo di far nascere la nuova cooperativa e abbiamo acquistato due capannoni, ristrutturati e adeguati a birrificio» continua.
«A settembre del 2016 è partita la prima produzione e alla fine del primo anno abbiamo venduto 15mila ettolitri di birra. A ottobre tireremo le fila del secondo anno».
Il birrificio Messina produce quattro brand e ad oggi è distribuita a Messina, Catania, Agrigento, in pochi punti anche a Milano Roma, Svizzera e Malta, a breve sperano di raggiungere Palermo e tutte le altre province siciliane per poi espandersi oltre lo stretto.
«Sta andando bene e siamo soddisfatti - conclude Domenico - da operai siamo diventati imprenditori di noi stessi, fare scelte complicate ogni giorno non è semplice, ma per adesso va bene e siamo orgogliosi».
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