SANITÀ
Eccellenze internazionali e oltre 200 posti letto: un nuovo ospedale apre a Palermo
Per la precisione apre a Carini, Comune a sul mare tra Palermo e l'aeroporto: si tratta dell'Ismett 2 che apre su un'area di 35mila metri quadri vicino il centro Ri.Med
La sede dell'Ismett a Palermo
Sarà realizzato un gemello del polo ospedaliero d'eccellenza Ismett e sarà realizzato a Carini, Comune che si trova a meno di un'ora di auto da Palermo sulla strada per raggiungere l'aeroporto Falcone Borsellino.
L'Ismett (Istituto Mediterraneo per i Trapianti e Terapie ad Alta Specializzazione) 2 sarà un ospedale da 250 posti letto su un’area di circa 35 mila metri quadrati accanto al centro di ricerca medica Ri.Med.
L’Ismett è un Istituto di ricovero e cura a carattere scientifico (Irrcs) per la cura e la ricerca delle insufficienze terminali d’organo: nato a Palermo nel 1997 grazie alla partnership fra la Regione Siciliana (tramite l'ospedale Civico e l'ospedale Cervello di Palermo) e l'University of Pittsburgh Medical Center (UPMC).
L'accordo è stato raggiunto dalla Regione Siciliana e l’Ismett che hanno rinnovato per dieci anni l'accordo quadro (che prevede la possibilità di un ulteriore prolungamento di altri nove anni).
La piena funzionalità del cluster Ismett-RiMed invece, costituirà un polo d’eccellenza per il Sud Italia e collaborerà con il progetto di Human Technopole di Milano ma non solo: si discute anche di un investimento sul piano urbano per raggiungere più facilmente i poli ospedaliero e di ricerca.
«Quest’accordo – afferma il presidente della Regione Musumeci – riconsacra un patto di amicizia con gli Stati Uniti ed è allo stesso tempo un atto di fiducia meritato ma anche inusuale, considerando la sua durata, per la pubblica amministrazione».
«Fiducia, soprattutto, da parte del popolo siciliano che in tanti anni ha imparato a conoscere ed apprezzare una struttura che tutti ci invidiano e che deve rappresentare anche un’occasione di stimolo per la sanità siciliana».
Entusiasta il sindaco di Carini Giovì Monteleone: «Questa notizia - commenta - infonde ottimismo per il futuro della comunità carinese che diventa sempre più attraente per note fondazioni, grandi aziende e offre una prospettiva sempre più vicina per lo sviluppo economico e la vivibilità del nostro territorio».
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