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È uno dei paesaggi innevati più belli della Sicilia: Piano Cervi è uno spettacolo per tutti

Un chilometro e mezzo di leggera salita e poi un’immensa distesa di bianco a perdita d’occhio. È sulle Madonie ed è accessibile a tutti, anche alle persone con disabilità

Elena Cicardo
Digital strategist
  • 25 gennaio 2020

Piano Cervi

Un chilometro e mezzo di leggera salita e poi (sbam!) un’immensa distesa di bianco a perdita d’occhio. Siamo sulle Madonie, a circa 1600 metri sul livello del mare e intorno a noi abbiamo una delle più ricche faggete d’Europa che a un certo punto cede il posto a un’ampia radura ricoperta, in questo periodo, da una fitta coltre di neve che ne fa uno dei paesaggi innevati più belli della Sicilia.

Piano Cervi è in realtà uno spettacolo in tutte le stagioni. Durante l’autunno, per esempio, rapisce con il suo foliage e Instagram si riempie dei suoi colori. Poi il paesaggio cambia ma il suo fascino rimane irresistibile. Per gli esperti (brevissimo spiegone tecnico) è un polje carsico costituito da un sottile strato di argille e arenarie dell'Oligocene, noto ai geologi come flysch numidico, zona di incontro dei due massici dolomitici di Pizzo Carbonara e di Monte Cervi.

Per tutti gli altri è un pianoro erboso, uno dei più estesi delle Madonie, in cui un tempo c’era al centro un laghetto e soprattutto c’erano i cervi, a cui deve il nome, che poi si sono estinti e sono stati rimpiazzati dai daini, reintrodotti tra la fine degli anni ‘70 e i primi anni ‘80, che oggi si possono avvistare qui attorno insieme alle volpi e ai cinghiali.
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Il modo migliore per raggiungere Piano Cervi è parcheggiare la macchina a Portella Colla, lungo la strada provinciale 119 di Polizzi Generosa, e iniziare da lì la passeggiata, in questi mesi quasi sicuramente con l’ausilio di ciaspole e bastoncini, tra faggi, aceri, querce, frassini, abeti e macchie di rosa selvatica, biancospino, agrifogli e distese di basilisco, fino ad affacciarsi sulla catartica distesa bianca, respirare profondamente e guardarsi attorno incantati.

La colonna sonora perfetta sarebbe Skinny love dei Bon Iver ma forse è meglio lasciare le orecchie tese ad ascoltare i suoni della natura. «È un percorso facile da affrontare - spiega Giovanni Nicolosi, guida ambientale escursionistica e founder di Madonie a passo lento - e adatto a tutti, anche a famiglie con bambini».

È anche uno dei sentieri adatti all’utilizzo della Joëlette, una carrozzella da fuori strada a ruota unica per le persone con disabilità motorie. Quindi è completamente accessibile. «In collaborazione con Madonie Outdoor abbiamo acquistato le Joëlette, le abbiamo già utilizzate in diverse escursioni e ne siamo orgogliosi - continua Giovanni - perché la natura è di tutti, nessuno può restarne escluso».

Superato il pianoro si può salire di livello, entrare nel fitto bosco di faggi, raggiungere il vecchio pagliaio di Monte Cervi e poi continuare tra gli alberi fino al rifugio della Giumenta. Si può anche salire fino a Pizzo Antenna Piccolo su Isnello, punto panoramico degno di nota, con una vista pazzesca sulle cime circostanti e fino al Mar Tirreno.

«Piano Cervi è anche il luogo ideale per osservare le stelle - racconta ancora Giovanni - fare quel percorso di notte, sulla neve, e osservare l’alba o il tramonto da Monte Cervi è un’esperienza incredibile».
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