STORIE
È romana ma sceglie Palermo: chi è Ilaria, che a Mondello ti fotografa (e ascolta) gratis
La malattia, la parziale perdita della vista e poi la rinascita. Vi raccontiamo la storia della fotografa Ilaria Facci. Nel suo futuro, un progetto dedicato alla Vucciria
Ilaria Facci sul lungomare di Mondello
«È importante mettere al servizio del prossimo quello che amiamo, questo è il segreto per la ricerca della felicità». Una felicità cercata da Ilaria per anni e trovata mettendo a disposizione del prossimo la propria arte, il ritratto fotografico, attraverso il progetto “Ti ascolto e ti fotografo gratis".
L’artista classe 1982, nata a Roma ma cittadina del mondo, ha compreso come una passione possa trasformarsi in una medicina salva vita. Più di una volta, nel suo caso.
A quasi due anni le viene diagnosticato un retinoblastoma, un tumore all’occhio che colpisce soprattutto i bambini durante i primi anni d’età. La madre di Ilaria la prima a rendersi conto dell’anomalia tramite una foto scattata col flash. Da lì la diagnosi della malattia, l’operazione a Siena e la perdita parziale della vista, diventando ipovedente.
«La fotografia è stata una medicina in quanto mi ha permesso di affrontare anche in maniera inconsapevole quel dolore che elegantemente avevo messo da parte, mi ha concesso di tornare a quella sofferenza e di accettarla attraverso il rapporto con l’immagine del mio corpo – afferma Ilaria - Così è arrivata l’accettazione, insieme alla comprensione e all’amore per me stessa, e quando ami qualcosa inizi a vederne il bello anche nella sua imperfezione».
Da qui il desiderio di mettere a disposizione dell’altro la propria arte tramite il progetto "Ti ascolto e ti fotografo gratis", nato in un parco all’interno della periferia romana ed esportato a Palermo, più precisamente a Mondello.
Attraverso questa iniziativa Ilaria vuole offrire il suo ascolto a chiunque ne abbia bisogno e immortalare quello che lei stessa definisce un "incontro emotivo" attraverso uno scatto. Ilaria mette al centro del progetto umanità, unione e condivisione. Non c’è spazio per secondi fini nel cuore di chi ha impiegato tempo per vedere la luce dopo tanta sofferenza.
Non è un caso che Palermo sia il luogo in cui la fotografa ha messo le proprie radici. «L’accoglienza che ho ricevuto a Palermo penso sia una caratteristica della Sicilia, c’è un grande cuore. Fra storia e paesaggi mozzafiato c’è bellezza ovunque, ma non mi aspettavo di trovare la stessa bellezza del luogo anche nelle persone – continua l’artista romana - Ho avuto la fortuna di trovarmi in un posto che conosce quel tipo di accoglienza che sto provando a sperimentare all’interno del mio progetto».
Un suo grande punto di riferimento è la fotografa palermitana Letizia Battaglia, con cui condivide lo stesso desiderio di mettere a servizio del prossimo la propria passione: «Penso che questo sia il segreto per la ricerca della felicità”.
Ilaria riprenderà le proprie attività in Sicilia dal primo dicembre a Mondello ogni venerdì, sabato e domenica. Sosta a Trapani il prossimo 14 dicembre, da definire poi due momenti d’incontro a Catania nel mese di gennaio. Nei progetti della fotografa c’è poi quello di dedicare un mese alla Vucciria, storico quartiere del capoluogo siciliano.
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