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È l'ingresso meno conosciuto di Vendicari: la "IX strada" ti porta in un posto da sogno

Un lembo di costa poco conosciuto, dove la presenza umana è meno invadente e l'ambiente, più selvaggio, svela una bellezza naturalistica inaspettata

  • 1 settembre 2023

La spiaggia di Cittadella dei Maccari a Vendicari

La conosciutissima oasi protetta di Vendicari, non smette mai di emozionarci.

Con i suoi 13 km di costa, offre un mare e degli scorci paesaggistici talmente suggestivi da mozzare il fiato. Il nostro articolo di oggi è dettato dall'emozione che la personale esperienza ci ha donato e dallo stupore suscitato dalla visita alla IX strada.

L'oasi esplorata più volte dai diversi punti di accesso, ci ha offerto ogni volta un'esperienza diversa ed un ricordo speciale da custodire. Tramonti su aree palustri incorniciati da voli di fenicotteri ed altri uccelli migratori che planano su acque dai colori rosa e arancio, scorci di vita marinara.

Resti di insediamenti legati all'antica pesca e conservazione del tonno, che oggi somigliano a colonne di un tempio sul mare, posti a pochi metri di distanza dalla torre federiciana, memoria dei secoli, adagiata come la prua di una nave su acque dai colori cangianti.

Una passeggiata nell'oasi di Vendicari è consigliata durante tutto l'anno, per la varietà di paesaggi e di attività che si possono svolgere. Non solo rigeneranti bagni nelle sue acque cristalline, ma escursioni e trekking alla scoperta di nuovi scorci, cale ed insediamenti.
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A noi è capitato di visitarla sia in estate che in inverno ed ogni volta ci ha offerto un'esperienza bellissima e diversa. Si cammina lungo il solco della storia, tra i resti di un'economia della pesca agli albori dell'industrializzazione.

Si respira l'odore del mare, della terra e di una flora ricca ed incontaminata. La IX strada di cui oggi vi parleremo, costituisce l'ingresso più a sud dell'oasi protetta di Vendicari ed è situata nei pressi della famosa spiaggia di San Lorenzo.

Questo lembo di costa, pur essendo posto nelle vicinanze di una delle spiagge più note e gettonate della nostra isola, costituisce una parentesi in cui la presenza umana è meno invadente e l'ambiente, più selvaggio, disvela una bellezza naturalistica inaspettata.

Il tratto della IX strada è segnato da alcuni cartelli, la stradina conduce ad un parcheggio, nei pressi dell'ingresso.

Da qui si diparte un sentiero segnato tra le rocce, che conduce ad una prima piccola spiaggia, costituita da un tratto recintato e protetto, dove è fatto divieto assoluto di ingresso e di balneazione, perchè oasi faunistica per le tartarughe caretta caretta che in questi luoghi vengono a deporre le loro uova.

Si prosegue il sentiero e un po' più in là, si scorge un'altra caletta sabbiosa, di pregevole bellezza, caratterizzata dalla presenza di piccole grotte di arenaria. Il tracciato del cammino prosegue inoltrandosi nella riserva.

Poco distante dalle calette, la vegetazione tipicamente mediterranea è ricca di varie specie di piante. Rossi licheni coprono le rocce, palme nane, piccoli cespugli di piante semigrasse con i loro fiori colorati, e cespugli di timo, restituiscono ai nostri occhi un ambiente naturale integro e perfettamente armonizzato con il colore del mare all' orizzonte.

Proseguiamo ed il tragitto ci conduce davanti ad una statua: il mezzo busto nudo di un uomo, un profugo nell’atto di coprirsi il corpo con le braccia, si erge rivolto infreddolito ed impaurito con lo sguardo verso il mare.

Posto in questo luogo in memoria delle diciassette vittime tra egiziani e palestinesi che nel 2007, in una notte di fine ottobre, persero la vita nel tentativo di raggiungere le nostre spiagge, quando monumento ci ricorda il dramma dei morti in mare, la dolente umanità in transito sul Mediterrano.

Sotto il busto della statua, un "cumulo di pietre", si ammassa ed aumenta di volume ad ogni passante che, volgendo lo sguardo a questa umanità nuda e sofferente, ripone una pietra sull'altra.

Un pensiero sull'altro, ogni sasso è una preghiera, per coloro che non sono mai approdati, per non dimenticare l'indefinito numero di sogni, speranze e preghiere, interrotte, annegate nel azzurro del mare all'orizzonte.

Proseguiamo lungo il percorso per un centinaio di metri. Ai nostri occhi si apre uno scenario unico che offre un'ampia panoramica su tutta la riserva e li vicino una nuova cala e poi una baia da sogno, con un mare che decanta tutte le tonalità del turchese.

È la lunga spiaggia di Cittadella dei Maccari con alle spalle l'antico sito bizantino.

L'oasi è un territorio tutto da scoprire a tappe e a giorni ed ingressi differenti. Si assapora la lentezza ed il piacere del cammino, delle nostre ombre proiettate sulla sabbia e del vento che accarezzandoci cancella le orme e restituisce alle spiagge le egagropili o palle di Nettuno.

La IX strada è stata una piacevole e toccante scoperta, ci ha accolto con cale e spiagge meravigliose ed un mare dai bassi fondali ci ha cullati restituendoci equilibrio ed armonia con l'ambiente circostante.

Consigliamo di visitare l'ingresso dalla IX strada e l'oasi in periodi lontani dal sovraffollamento, per godere al meglio ed in maniera più immersiva dei suoni, dei profumi e dei colori che caratterizzano l'atmosfera di questi luoghi.

Il mare testimone di secoli, la spiaggia nel suo continuo bacio di onde e la flora che incornicia lo spettacolo di questa natura, sono gli elementi fondamentali di un'esperienza che resta nel cuore.
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