STORIA E TRADIZIONI
È in versione mini come chi l'ha realizzato: dov'è il presepe in miniatura in Sicilia
Una mostra che è una vera espressione d'arte sacra vista con la realtà dei più piccoli: vi sveliamo dove si trova il presepe in miniatura in Sicilia
Corleone in Sicilia
Questa tradizione si è tramandata fino ad oggi nelle case degli italiani, e dei siciliani, tenendo testa allo scintillante ma non “indigeno” albero di Natale che ha messo un po’ a rischio questa usanza diffusa in tutto il mondo cristiano.
Risale al XVI secolo la produzione dei primi personaggi della Sacra Famiglia, che vennero prodotti da artigiani su richiesta dei prelati e dei nobili, che potevano permettersi di pagare il costo degli artigiani che scoprirono così una nuova fonte di ispirazione oltre che di guadagno.
Successivamente divenne un’arte tutta siciliana ospitata da altarini privati prima nelle dimore nobiliari e poi in quelle popolari dove si allestiva l’ambientazione,le figure aumentarono e così ogni casa aveva il suo “presepio” davanti al quale aspettare la notte santa, diventando anche un gioco di costruzione che incantava i più piccoli.
In questi giorni se ne può ammirare una esposizione allestita nella cornice festiva del paese di Corleone, una mostra molto particolare che vede esposti oltre venti piccoli presepi “in miniatura”, così come accadeva nelle prima tradizione dei secoli addietro.
A promuovere e realizzare la mostra è stata la locale Pro loco che ha indetto addirittura un bando di partecipazione che ha visto coinvolti i più piccoli, quelli che alla fine nel presepe trovano ancora quella dimensione fantastica e magica che dal primo pastorello alla mangiatoia con bue e asinello, li tiene incantati.
«Abbiamo coinvolto i bambini del paese anche attraverso le scuole – ci racconta Angelo Labruzzo, presidente onorario della Pro loco locale –. Per far vivere, tutelare e incentivare la riscoperta, non perdere e incentivare a proseguire - una tradizione importante nel nostro paese, coinvolgendo le nuove generazioni per continuare questa usanza e non farla sparire».
Nell’originario presepe erano rappresentati gli aspetti di una vita quotidiana che raccontava la scena allestita da San Francesco, dove erano presenti i contenuti dell'epoca: pastori e popolani che in quel momento vedevano per la prima volta quello che raccontavano le sacre scritture.
Questo dei presepi in miniatura dei bambini di Corleone è un mondo sacro che sembra essersi rimpicciolito come una magia, piccole composizioni realizzate da manine minuscole che hanno interpretato con occhi diversi la festa della natività.
«Sono tutti diversi e realizzati anche con materiali alternativi, come quello con i bottoni davvero originale, ma tutti ugualmente straordinari perché interpretati da ogni bambino con la propria sensibilità e creatività, e che nella mostra si possono ammirare come dei veri e propri “piccoli tesori” dell'arte del presepio che i bambini che lo raccontano a modo loro».
Una mostra che è una vera espressione d'arte sacra vista con la realtà dei più piccoli, lontana dalle influenze del mondo virtuale dei social media o della televisione, dove si fondono la spontaneità artigianale conl’interpretazione della Natività, rappresentazioni sacre e minuziose che sfociano in veri piccoli capolavori da scoprire con tenerezza.
La location è allestita nella Villa comunale, sede della Pro loco, che ha messo a disposizione i propri locali per la mostra che si è aperta lo scorso 8 dicembre in occasione della festività dell’ Immacolata e si chiuderà il 6 gennaio 2025
Tra i tanti allestimenti in Sicilia questo a Corleone consente ovviamente anche di visitare il paese detto “delle cento chiese” con la possibilità di visitare queste ultime, gli scroci del paesaggio urbano tra i più antichi territorio, rappresentazioni della natività tradizionali allestite proprio nei luoghi di culto.
Se volete scoprire il territorio in un modo davvero speciale, allora immergetevi nelle atmosfere di questo paese che sta lentamente sdoganando uno stereotipo, al quale si sta sostituendo una visone diversa.
Sul filo della celebrazione della natività, visitare la città di Corleone che possiede un ricco tesoro di beni culturali urbani e paesaggistici naturalistici di vera bellezza e pregio artistico.
Un patrimonio di beni monumentali e naturalistici uniti al suo patrimonio “immateriale”, fatto di folklore, sapori e prodotti tipici per la festa come “i cucchiteddi” di Natale, dolci ripieni come i buccellati, antichi culti e una vita quotidiana tipica dei paesi dell’entroterra.
L’esperienza della visita a Corleone durante le festività diventa l’occasione per contemplare e apprezzare il senso profondo del sacro di un paese antico e le sue usanze tra cui una merita davvero una menzione per la particolarità: la Carcavecchia!
«Si tratta di una usanza importata dai Lombardi durante il tempo di Federico II che consiste in una “befana”, una vecchietta portatrice di doni che non passava a gennaio ma alla fine dell’anno.
Per tradizione infatti nella notte tra il 30 e il 31 gennaio questa figura magica, passerebbe nelle case a lasciare ai bambini di doni durante la notte.
È quindi l'ultima festa a chiusura dell'anno ha come protagonista questa figura che,ovviamente, ci riconduce ricorda un po' alla befana».
In occasione di questo ultimo evento si organizza la Fiera della Carcavecchia, che si sviluppa nel centro storico corleonese dove le persone vanno proprio alla ricerca degli ultimi doni da offrire ai più piccoli, assaporare sapori tipici e anticipare la festa del Capodanno.
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