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È il primo al mondo ed è in Sicilia: nasce il "Parco dello Stile di Vita Mediterraneo"

L'obiettivo del progetto è recuperare l’identità del territorio facendo leva sui due principali pilastri dell’economia siciliana e sul nostro senso di comunità

Roberta Barba
Storico dell'arte
  • 21 novembre 2020

Tutti abbiamo sentito parlare di dieta mediterranea, ma non tutti, forse, hanno ben chiaro di cosa si tratta nello specifico. Quella mediterranea è una dieta che prevede un maggior consumo di cereali, frutta e verdura, pesce e olio di oliva.

Il primo a condurre delle indagini scientifiche sui suoi benefici fu il nutrizionista americano Ancel Keys negli anni ‘50, notando che le popolazioni del mediterraneo erano meno sensibili ad alcune patologie rispetto agli statunitensi. Secondo Keys, la dieta mediterranea era in grado di aumentare la longevità delle persone che la seguivano.

Da questa ipotesi, a partire dagli anni ‘70 si provò a diffondere anche in America le consuetudini alimentari in uso già da tempo nella zona mediterranea. Da allora tutti concordano nell’affermare come i principi e le regole alimentari ispirati alla dieta mediterranea assicurino all’organismo il giusto apporto calorico e i nutrienti essenziali al suo corretto funzionamento.
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Nel 2010, inoltre, l’Unesco decise di iscrivere la dieta mediterranea nella lista del Patrimonio culturale immateriale dell’Umanità, riconoscendole così il valore nutrizionale e culturale come eccellenza mondiale.

A partire da queste basi e con l’idea di puntare sui due pilastri dell’economia siciliana, arte e agricoltura, è nato a Caltanissetta il Primo Parco Mondiale, policentrico e diffuso dello stile di vita mediterraneo, grazie all’instancabile lavoro portato avanti dall’assessorato alla crescita territoriale del Comune di Caltanissetta, nella persona dell’assessore Francesco Nicoletti, che ha ideato e promosso un piano strategico di rilancio culturale, sociale ed economico del territorio, che si fonda, appunto, sullo stile di vita della dieta mediterranea.

Il Comune di Caltanissetta ha ritenuto strettamente necessario coinvolgere nel progetto altri territori e realtà, così il 15 ottobre 2020 a Palazzo Moncada di Caltanissetta si sono riuniti ben 130 sindaci delle città del centro della Sicilia, oltre ai rappresentanti di enti importanti quali Cefpass e Consorzio Universitario, per citarne alcuni, creando un Partenariato delle Comunità dello stile di vita mediterraneo che condivida e diffonda gli obiettivi del piano strategico e le azioni di un progetto così importante ai fini di un concreto sviluppo del territorio.

Il progetto, dunque, pur partendo da un nucleo fondante, ovvero la Sicilia centrale – grazie al suo paesaggio incontaminato, i suoli poco utilizzati e la bassa antropizzazione – è di spessore regionale.

Il progetto, infatti, è stato apprezzato, approvato e condiviso anche dal Presidente della Regione, Nello Musumeci, e dal Ministro per il Sud e la Coesione Territoriale, Giuseppe Provenzano.

Si tratta di un’iniziativa che ha come obiettivo il recupero dell’identità del territorio facendo leva sui due principali pilastri dell’economia siciliana: agricoltura e turismo. Altro elemento fondamentale che contraddistingue i siciliani è il senso di comunità.

In Sicilia, infatti, l’idea stessa di mangiare insieme – e dunque fare comunità attraverso il cibo – è la base dell’identità culturale. Non dimentichiamo, inoltre, che la Sicilia, quale cuore del Mediterraneo e crocevia di civiltà e culture diverse, ha dato vita ad un’incredibile fusione di tradizioni culinarie di diversi popoli che hanno sfruttato le risorse tipiche locali quali cereali, frutta, verdura, latticini, pesce e vino.

Pertanto, perché non sfruttare le potenzialità proprie del territorio per accrescerne l’economia?

Dunque, il cibo, ancora una volta, diventa il punto di partenza per fare rete. In questo senso, fare rete significa fortificare l’economia siciliana – e in particolare quella della Sicilia centrale, quale terra dello stile di vita mediterranea – attraverso il cibo e le bellezze paesaggistiche, artistiche, architettoniche, culturali già presenti nell’isola e che già vanta un grande numero di bene materiali e immateriali direttamente riconosciuto e tutelato dall’Unesco.

Di conseguenza, il Primo Parco Mondiale, policentrico e diffuso dello stile di vita mediterraneo si pone come obiettivo quello di attrarre quanti più turisti che possano non solo godere delle bellezze siciliane, ma anche e soprattutto acquistare i prodotti della nostra terra, quegli stessi prodotti che hanno fatto della dieta mediterranea un vero e proprio stile di vita.

E l’elaborazione del Patto di Comunità – tra il Comune di Caltanissetta, coordinatore responsabile, e partner sottoscrittore – diventa strumento fondamentale per il rilancio culturale, sociale ed economico del territorio della Sicilia centrale ed è a disposizione di quanti operano nel territorio di Caltanissetta così da poter sviluppare unitamente attività di supporto, diffusione e promozione dell’iniziativa del Parco.

Altre maggiori informazioni sono reperibili nella pagina Facebook Primo Parco mondiale dello Stile di Vita Mediterraneo.
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