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"E che ci vuole!", a 52 anni si reinventa sui social: le (facili) ricette siciliane di Simona

Catanese, di padre calabrese, mette su famiglia a Messina che sarà la sua città di adozione. Ci racconta come è nato "Cottoeammuddicato" e ci regala una sua ricetta

  • 18 dicembre 2022

Simona Tripodi

C'è un bell'incrocio siciliano in Simona Tripodi, una donna di 52 anni, che si reiventa grazie ai social con i suoi piatti preferiti sempre in testa. Catanese, di padre calabrese, mette su famiglia a Messina che sarà la sua città di adozione per sempre.

«Tutto nasce nel 2000 quando lavoravo in un corner di una biglietteria all'interno di un bar», racconta. Punterà così il bistrot e strizzerà l'occhio e metterà il suo gusto verso piatti, aperitivi, dolci, elargendo consigli appassionati e di cuore.

E sempre strimpellando nella sua cucina di casa, tra una padella e una pentola, e un grembiule allacciato alla sua cinta, osserva Instagram dal display del suo smartphone fino a quando pensando e ripensando a quante ricette aveva rivisitato decide di aprire un Blog. Lo chiamerà Cottoeammuddiccato.

Simona definisce la Sicilia, la sua terra, un'isola felice ricca di profumi, tradizioni e sensazioni. Qui racconterà con passione i suoi piatti per la famiglia preparati in maniera semplice non solo nel web ma annche in due ben "ricettari" che puo' leggere chiunque persino i ragazzi italiani che dall'estero hanno voglia di conservare una certa tradizione.
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«In men che non si dica - spiega - mi sono accorta che i miei post e i miei video, in seguito poi accuratamente seguiti da un team di professionisti, hanno avuto un successo sorprendente con un numero di visualizzazioni sempre crescente. Infatti, per fare solo un esempio, la parmigiana fritta in padella e rovesciata come fosse una torta ha raggiunto 18.000 visualizzazioni su Instagram. I piatti "veloci" inoltre sono quelli che hanno avuto maggiore successo: la lasagna con la zucca siciliana, taleggio, noci e besciamella ha ottenuto 445.000 visualizzazioni».

Dalla sua cucina, davanti ad una ripresa, Simona racconta la storia di quel piatto, le origini degli ingredienti che usa, in un procedimento semplice ma accattivante. Una passione totalizzante in una cucina ricca di utensili, piante, stelle di natale e un alberello di pasta sfoglia adagiato su
un piatto da portata.

Per Simona è appassionante "personalizzare" i piatti della domenica, delle feste, che sanno da sempre di cucina di una famiglia, unica, precisa, quella di Simona Tripodi. E alla fine di ogni ricetta il suo motto conclusivo è "E che ci vuole". Una semplice frase che racchiude tutta la sua storia.

La pasta con le sarde, la regina della cucina palermitana, è stata rivisitata dalla blogger sicula con il mezzo zito rigato anzichè il bucatino in base ad una leggenda messinese; si narra, infatti, «che fu inventata, effettivamente - precisa -dal cuoco arabo del generale Eufemio da Messina, a cui venne dato il compito di sfamare le truppe in un contesto disagiato, potendo attingere soltanto da cio' che offriva la natura in modo spontaneo: e quindi i finocchietti dalla terra, e il pesce dal mare».

La ricetta di "Nonna Bella", così come la chiama la nostra Simona, della pasta con le sarde al forno si prepara con :

- 500 gr di mezzo zito rigato o sedanino rigato;
- 1 Kg. di acciughe pulite, aperte, e coda tolta
- 600 gr. di finocchietto selvatico
- una cipolla media
- 40 gr. di pinoli
- 1 bustina di zafferano o qualche pistillo (raccomanda Simona!)
- 100 gr di uva passa
- 2 acciughe salate

Con questo procedimento semplice: " lessa il finocchietto, scola e trita finemente, e conserva l'acqua di cottura per la pasta. Soffriggi la cipolla in olio evo, fai sciogliere le acciughe salate, aggiungi finocchietto, uva passa, acciughe e pinoli, aggiusta il sale, fai insaporire per 10 minuti, aggiungi lo zafferano e il primo passo è fatto! Prendi una pirofila, versa un filo d'olio, scola molto al dente la pasta e mischiala con metà della 'conza' in uno strato. Metti nel mezzo l'altro condimento, ricopri con la pasta rimasta, quindi giro d'olio, muddica 'nturrata', 10-15 minuti di forno a 200 gradi e vi leccherete i baffi!!!".

Tra i fornelli di Simona, inoltre, non mancano le ricette vegane perchè la sua è "una tavola per tutti". E tra vassoi, tegami e casseruole ci sarà un viaggio nei sapori tra la lasagna al ragù, il coniglio in agrodolce, il rollé di tacchino all'arancia, la cassata siciliana.

E per finire, "i dolci della nonna": trionfa, nella tavola di Simona imbandita a festa, la "pignoccata", palline di biscotto fritte da decorare spesso con un po' di miele. Ed è subito Natale!
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