CRONACA
Due nuovi parchi gioco inclusivi a Palermo: il Comune all'opera per i bimbi della città
A Palermo si lavora per due nuovi parchi gioco inclusivi: uno all'interno di villa Costa (in viale Lazio) e l'altro è il Parco Tindari (nel quartiere Borgo Nuovo)
L'ingresso di Villa Costa su viale Lazio a Palermo
I due spazi sorgeranno uno all'interno di villa Costa (viale Lazio) e di Parco Tindari (Borgo Nuovo) entrambi in città.
Si tratta di un bando regionale che l’amministrazione comunale è sicura di vincere "Per le poche domande presentate è stata finanche prorogata la scadenza al 22 novembre" (la scadenza inizialmente era prevista al 31 ottobre): il Comune intende così partecipare al bando pubblico per la creazione di parchi gioco inclusivi.
Il bando, emanato nell’agosto scorso dall’Assessorato regionale della Famiglia, delle Politiche sociali e del Lavoro, prevede che i Comuni della Regione Siciliana partecipino presentando istanza per ottenere un contributo economico, nella misura massima di 50mila euro e sono tenuti a compartecipare con risorse finanziarie, nella misura minima del 10%.
"Il gioco – si legge nel bando – è un espediente decisivo per il bambino e per il suo sviluppo, soprattutto a livello emotivo, cognitivo e relazionale. E un parco gioco inclusivo non ha giochi esclusivamente dedicati a bambini con disabilità, ma contiene giochi per tutti, in quanto nessun gioco può essere identificato come gioco per disabili".
Così la Regione stanzia quasi quattro milioni di euro per creare in Sicilia nuovi parchi gioco dotati di attrezzature utilizzabili sia dai bambini normodotati che da quelli diversamente abili: dovranno sorgere in spazi di proprietà dei Comuni individuati dalle stesse amministrazioni cittadine,
La ragione di questo finanziamento: «Si potranno così offrire punti di ritrovo e di svago – spiega il presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci – alle famiglie che hanno figli piccoli e, quindi, l’esigenza di farli giocare in tutta sicurezza in luoghi all’aperto. Ma, soprattutto, si tratta di sfruttare una nuova, grande opportunità per contribuire ad abbattere tutte quelle barriere che ancora oggi impediscono a chi è affetto da una qualche disabilità di usufruire pienamente dei servizi pubblici. E visto che si tratta di minori, è facile comprendere come a questa iniziativa vada riconosciuto un valore assoluto».
A riconoscere questo valore è la convenzione Onu sui diritti delle persone con disabilità che, pensando ai diritti del bambino mette nero su bianco: "il diritto di dedicarsi al gioco e alle attività ricreative proprie della sua età".
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