NUOVI SPAZI
Dove c'era il degrado ora c'è la "Casa delle Ninfee": riapre la serra del Giardino Inglese
Dopo anni di abbandono il piccolo scrigno botanico progettato da Basile rinasce a Palermo, grazie a un importante progetto aperto alla città: ecco quale
L'esterno della serra del Giardino Inglese durante il restauro
La prestigiosa serra di Giovan Battista Filippo Basile (che si trova vicino all'ingresso lato via Duca della Verdura), dall'inconfondibile e incantevole stile Liberty, rinasce in tutta la sua bellezza, dopo essere rimasta per anni nel dimenticatoio e in preda al vandalismo. Uno dei tanti gioielli di questa città che, nonostante il loro valore storico e artistico, vengono lasciati nel degrado.
Basile aveva progettato questo prestigioso scrigno botanico sul modello de “l’antico giardino di delizia” capace di emulare il giardino arabo con un linguaggio però aderente allo stile e alla cultura moderna del suo tempo e mettendo in risalto il livello tecnologico dell’artigianato locale.
Sappiamo che la storia - purtroppo - è andata diversamente e la serra ha invece vissuto un lungo capitolo buio fatto di abbandono e degrado.
A cambiare le sorti di questo tesoro dimenticato il progetto di utilità sociale di Vivi Sano, associazione che ha sostenuto i costi del restauro attraverso una raccolta fondi partecipata da tanti e a cui il Comune ha affidato la gestione. A gennaio 2023 sono partiti i lavori, con la collaborazione dell'Orto Botanico e dello Studio Provenzano Architetti Associati e sotto l’egida degli Uffici della Soprintendenza per i Beni Culturali e degli uffici comunali della Città Storica.
Adesso il restauro è terminato e sabato 18 maggio - alle ore 10.30 - è in programma l'inaugurazione del nuovo spazio che torna a essere non solo una meravigliosa serra ma anche un luogo di inclusione sociale e lavorativa (Sul sito web della Casa delle ninfee tutte le fasi del restauro e la scheda del progetto).
Alla sua manutenzione infatti lavoreranno sei ragazzi con disabilità intellettive, appositamente formati per occuparsi delle piante ma anche per fare da "ciceroni" lungo i viali del Parco Mattarella non appena i lavori di restyling del giardino termineranno.
Il progetto di utilità sociale è sostenuto e partecipato da diversi partner e donatori, tra privati e cittadini.
«La rete darà l’opportunità di estendere l’accesso al bene/servizio ad un numero più alto possibile di persone e famiglie che frequenteranno la serra e il Parco Mattarella al termine dei lavori di restauro - dice Daniele Giliberti, presidente di Vivi Sano e project manager della Casa delle Ninfee -. Un modello organizzativo basato sul volontariato che verrà sostenuto da un percorso virtuoso di “adozione” del luogo da parte dei cittadini che ne riconosceranno il valore educativo».
La stessa filosofia di rigenerazione urbana e di progetto di comunità che sta alla base del Parco della Salute al Foro Italico, primo esperimento di successo di Vivi Sano, parco pubblico di riferimento per le famiglie e i bambini palermitani (e non solo). Così pure del Parco dei Suoni, altro importante progetto di rigenerazione urbana, di valorizzazione e gestione di beni pubblici.
L’associazione palermitana inoltre si prende cura, da un decennio, di persone con disturbo del neurosviluppo e deficit neurosensoriali attraverso attività di potenziamento delle autonomie e sviluppo delle abilità sociali. Dai ragazzi autistici o con sindrome di Down ai giovani con disabilità sensoriali.
«Sullo stesso modello del Parco della Salute - spiega Giliberti - anche la serra sarà un luogo di benessere aperto alla città, dove verranno organizzate attività ludico-sportive gratuite o comunque a basso costo e soprattutto rivolte a tutti. Inoltre, verranno organizzati laboratori di educazione ambientale per i bambini e destinati a coinvolgere anche le scuole della città».
Per tutte queste attività, però, è necessario attendere la fine del restyling generale e la riapertura totale del Parco Mattarella, che dovrebbe avvenire a settembre (si spera).
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