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Dopo il Biondo giochi fatti anche al Teatro Massimo: Betta riconfermato sovrintendente

Una scelta all'unanimità dal Consiglio di indirizzo presieduto dal sindaco. La nomina del compositore dopo quella di Valerio Santoro che arriva a Palermo

Balarm
La redazione
  • 18 novembre 2024

Marco Betta, il sovrintendente del Teatro Massimo di Palermo

La notizia era nell'aria da giorni e adesso c'è la conferma ufficiale: Marco Betta è stato riconfermato sovrintendente del Teatro Massimo. Una riconferma "accelerata" anche dalla nomina di Valerio Santoro a direttore del Biondo. Il "gioco delle sedie" dei grandi teatri del capoluogo siciliano quindi è giunto alle sue note finali.

Il Consiglio di Indirizzo della Fondazione Teatro Massimo di Palermo fa sapere di aver «designato all’unanimità il compositore Marco Betta quale sovrintendente della Fondazione».

Il Consiglio di indirizzo della Fondazione Teatro Massimo si è riunito oggi, presieduto dal sindaco di Palermo Roberto Lagalla.

Presenti tutti i membri: dall’avvocato Federico Ferina, nominato dal Comune di Palermo, da Daniele Anselmo, avvocato e docente di Filosofia del diritto, nominato dal ministro dei Beni Culturali Alessandro Giuli, dal giornalista Gaspare Borsellino, scelto dal Comune e dalla Regione Siciliana e dall’imprenditrice Marcella Cannariato nominata dal governatore.
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Il Consiglio di indirizzo esaminati i punti all’ordine del giorno, ha esaminato i curricula presentati e ha votato all’unanimità la nomina del maestro Marco Betta come sovrintendente, da proporre al Ministro dei Beni Culturali, confermando l’apprezzamento per l’attività svolta nel suo precedente mandato.

Il compositore ricopriva già dal 2020 il ruolo di direttore artistico del Teatro Massimo, chiamato dal precedente sovrintendente Francesco Giambrone, attualmente alla guida del Teatro dell’Opera di Roma (che comunque aveva fatto registrare avanzi di bilancio dal 2014).

Un compito non facile da svolgere nella fase cruciale dell’emergenza sanitaria, ma Marco Betta riuscì a riprogrammare efficacemente tutte le attività artistiche nei mesi più drammatici del Covid 19.

Sulla qualità del lavoro svolto nel corso degli ultimi quattro anni, nella doppia veste di sovrintendente e direttore artistico, il giudizio è unanime: al di là dell’indubbio prestigio e della caratura internazionale che lo caratterizzano, Marco Betta ha registrato consensi e risultati, dati alla mano.

Una riconferma quindi trasversalmente apprezzata.
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