CRONACA
Dalle Ferrovie 20 miliardi in Sicilia: fondi anche per il Passante e l'Anello di Palermo
Il collegamento veloce Palermo-Catania-Messina, più treni e nuove linee: ecco cosa prevede per la Sicilia il piano industriale presentato dal gruppo FS
Un treno Pop in funzione in Sicilia
Le risorse verranno distribuite su quattro poli: «Infrastrutture» (a cui verrà destinata la maggior parte dei fondi), «Passeggeri», «Logistica» e «Urbano».
Oltre 13 miliardi saranno destinati alle infrastrutture ferroviarie. Una parte sostanziosa (9,3 miliardi) sarà impiegata alla realizzazione del nuovo collegamento veloce Palermo-Catania-Messina, progettato per migliorare regolarità, frequenza e sviluppo dell’intermodalità.
Non solo, il piano industriale prevede risorse anche per due dei cantieri aperti a Palermo, ossia quello dell'Anello e del Passante ferroviario. Ancora, il ripristino ed elettrificazione della linea Palermo-Trapani via Milo ed il potenziamento della linea Palermo-Agrigento-Porto Empedocle.
Ammontano invece a 5,78 miliardi di euro le risorse destinate alle infrastrutture stradali: tra gli interventi principali il collegamento Ragusa-Catania, la statale 121 Tratto Palermo-rotatoria Bolognetta, la statale 626 per il completamento della Tangenziale Gela, la statale 284 Adrano-Paternò.
Il gruppo FS promette anche nuovi treni dedicati al trasporto regionale e nel potenziamento dei servizi diurni e notturni di lunga percorrenza, da e per la Sicilia. Obiettivo che rientra nel «Polo Passeggeri» a cui sono stati destinati 403 milioni di euro.
Per il «Polo Urbano» sono previsti interventi di rigenerazione e soluzioni di intermodalità e logistica nelle aree urbane, per circa 2.5 milioni di mq di aree da valorizzare. I principali progetti riguarderanno i territori di Palermo, Siracusa, Catania e Messina.
Con un investimento complessivo di 860 milioni di euro, le risorse destinate al «Polo Logistica» sono finalizzate alla manutenzione straordinaria dei compendi di Catania Acquicella (360 milioni di euro) e Catania Bicocca (500 milioni di euro).
Si prevede un potenziamento e lo sviluppo di nuovi collegamenti, che porteranno a un incremento del fatturato di circa il 61% (in 9 anni) dei servizi convenzionali, in particolare la filiera siderurgica. I servizi intermodali invece raddoppiano, passando da circa 5,2 milioni di euro nel 2022 a circa 11,1 milioni nel 2031, che corrispondono a oltre 700 treni all'anno, con un incremento del fatturato di circa 114%.
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