Dalla Sicilia gira il mondo con le scarpe rosse sul pianoforte: l'inno alla vita di Giuseppina
Fuggita da un rapporto violento i dieci brani inediti del suo terzo e ultimo album aprono le porte a un viaggio interiore e invitano a esplorare la propria vulnerabilità

Giuseppina Torre (foto di Giuseppe Barbato)
Al momento impegnata in un tour internazionale – che ha toccato anche l’Australia - per presentare il suo ultimo album “The Choice", Giuseppina alterna concerti oltre oceano a date italiane.
Tra questa anche una a Vittoria (RG) sua città d’origine, in cui tiene un concerto in cui ricavato viene devoluto a favore di un’associazione che aiuta donne e bambini vittime di violenza.
Un impegno che l’artista porta avanti raccontando di essere stata lei per prima vittima in passato di una relazione violenta da cui è scappata. Un messaggio di rinascita che la compositrice desidera possa essere d’esempio per altre donne e che porta con sé insieme alla sua musica, suonando sempre con un paio di scarpe rosse sul pianoforte.
«In Corea non ne conoscevano il significato e mi sono stupita perché pensavo fosse un simbolo internazionale, ma sono felice di aver portato qualcosa di nuovo, oltre che la mia musica che è stata apprezzatissima» racconta in merito ai concerti che ha tenuto in Corea del Sud lo scorso anno, dove ha rappresentato l’Italia in occasione dei 140 anni delle relazioni diplomatiche e culturali tra la Corea e l’Italia.
«Lì hanno un rispetto grandissimo per l’arte e per l’artista, sono molto meticolosi nell’organizzazione, ti danno un sacco di tempo per fare il soundcheck con tutte le maestranze presenti, ti senti apprezzata e coccolata come artista. Inoltre, è nata una bella sinergia con l'étoile della Compagnia Nazionale di Danza della Corea, Park Ki-hwan.
Ho assistito a un’esibizione e la sua grazia e la fluidità dei suoi movimenti mi hanno colpito. Ci siamo confrontati e da lì è nata l'idea di una collaborazione.
Ed è così che la mia composizione Fragile but Free ha preso vita con una sua straordinaria coreografia, un dialogo tra musica e danza, tra fragilità e libertà, tra culture apparentemente lontane ma profondamente affini. Un progetto che celebra l'arte come linguaggio universale capace di abbattere confini e unire le anime».
E proprio come accade con la sua musica, i dieci brani inediti che compongono il suo terzo e ultimo album, aprono le porte a un viaggio interiore e invitano a esplorare senza riserve la propria vulnerabilità, a rompere le barriere dell’autoconservazione e ad abbracciare la bellezza e la forza nel mostrarsi autenticamente fragili, senza la pressione di dover sempre apparire vincenti agli occhi degli altri.
Non a caso la scelta per i suoi brani di titoli come "Another Life", "Rebel Soul", "Time to Change" e "The Bravery".
Le note delle sue composizioni vibrano arrivando fino al cuore di chi ascolta, così come le sue parole, con un tocco elegante, delicato, ma allo stesso tempo deciso, di chi ha trovato il coraggio di incanalare le proprie emozioni, anche quelle negative, nella creazione artistica.
«La soddisfazione più grande per me, naturalmente dopo aver ricevuto l’onorificenza di Cavaliere dell’Ordine “Al Merito Della Repubblica Italiana conferitami dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, è ricevere dei messaggi da parte di donne che mi dicono di aver trovato il coraggio di cambiare vita dopo aver letto o visto una mia intervista».
La compositrice siciliana non si sbottona su un progetto in fase di lavorazione al momento top secret, ma racconta come la sua passione per la musica sia stata evidente già all’età di quattro anni e mezzo, quando ha iniziato a strimpellare su una tastiera che le era stata regalata e, successivamente, dopo aver conseguito il Diploma in Pianoforte all'Istituto Vincenzo Bellini di Caltanissetta sotto la guida di Sergio Carrubba, ha perfezionato la sua formazione con Giuseppe Cultrera e Francesco Nicolosi.
La sua carriera è caratterizzata da numerosi riconoscimenti internazionali, inclusi premi negli Stati Uniti come "International Artist of the Year" e "International Solo Performer of the Year" ai Los Angeles Music Awards, e il premio "Ambiental/Instrumental" agli Akademia Awards di Los Angeles. In Italia, ha suonato in eventi prestigiosi, tra cui il Concerto dell'Epifania per Papa Francesco (2014), in Vaticano (2017) a diverse edizioni di Piano City a Napoli, Milano e Palermo.
Un altro importante riconoscimento è l'inclusione nel "Dizionario dei compositori di Sicilia" (2018), che la celebra come parte del patrimonio musicale siciliano.
Tuttavia, “proporre un repertorio inedito è un percorso tutto in salita, soprattutto in Italia” dice Giuseppina che, alla nostra domanda sulla considerazione che si ha delle donne nel mondo della musica, risponde: «Si può superare con la nostra caparbietà, sono convinta riusciremo ad affermarci anche in quei settori che per mondo tempo sono stati soprattutto prerogativa degli uomini e gradualmente compaiono donne a dirigere l’orchestra o anche compositrici».
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