LIFESTYLE
Dalla Sicilia a Manhattan: la storia di Davide, l'unico italiano della New York City Ballet
Nato e cresciuto a Messina, Davide Riccardo è l'unico in tutta Italia a essere entrato nella compagnia di balletto newyorchese, una delle più ambite e prestigiose del mondo
Il ballerino siciliano Davide Riccardo
Nelle vene di Davide scorre puro sangue siculo, essendo nato e cresciuto a Messina, città che ha dovuto abbandonare a soli 13 anni per trasferirsi a studiare alla scuola di danza del Teatro dell’Opera di Roma.
«A 12 anni la mia insegnante, la signora Emma Prioli - racconta Davide - iniziò a dire a mia madre che avevo le doti richieste per diventare un ballerino, ma che purtroppo l'unico modo per diventarlo sarebbe stato lasciare la Sicilia e iniziare un percorso in una delle scuole più importanti a livello nazionale. Cosí per seguire la mia passione ho dovuto lasciare la mia amata Isola».
Ma il percorso di Davide non è sempre stato rose e fiori: «Per un bambino - racconta - che si trova appena alle scuole medie, non é facile dichiarare agli altri coetanei la propria passione per la danza classica».
«Servirebbe una vera educazione in merito, su la danza classica può essere accattivante, alla moda e da uomini, magari attraverso anche dei veri progetti scolastici». Davide si ritiene molto fortunato, perché il suo è un carattere forte che gli ha permesso di andare avanti cibandosi di una passione indistruttibile.
Dopo tre anni nella capitale italiana, spinto da una serie di coincidenze, Davide decidere di puntare ancora più in alto e inizia a cercare vari video dell'estetica della danza americana e più precisamente del New York City Ballet. Affascinato, decide di inviare un video alla scuola di danza dell'American Ballet.
La risposta è arrivata quasi subito, e Davide viene invitato a New York per un colloquio. Una volta lì gli offrono di entrare nella scuola con una borsa di studio completa e adesso il giovane messinese, neo diplomato, dopo aver vinto premi come giovane artista emergente, è l'unico ragazzo ballerino della compagnia di danza della grande mela.
In più, ha l’onore di essere anche l’unico talento italiano: vive ormai da tre anni a Manhattan e descrive così la vita di un siciliano a New York: «Il modo di vivere e di pensare in Sicilia è completamente diverso da quello newyorkese, nel bene e nel male».
«Da una parte, sta il modo siciliano di vivere con tranquillità gustandosi le piccole cose a pieno, e dall’altra la frenesia di New York dove la gente ha poco tempo per scambiarsi due chiacchiere e pensa quasi unicamente al lavoro. Non saprei dire cosa sia meglio, ma una cosa é certa: la Sicilia, nonostante le sue pecche, è bella poiché la gente si lega con molta più facilità e profondità».
Della Sicilia, però, porta dentro il calore e l’ospitalità delle persone, la cultura del cibo e la spensieratezza nel modo di vivere. «I paesaggi siciliani e sopratutto il mare, sono le cose della Sicilia che ricordo più spesso della mia terra di origine e dalle quali a volte mi capita di riuscire a prendere inspirazione anche nel mio lavoro».
«Un giorno - conclude - mi piacerebbe tornare in Italia per insegnare danza, nella speranza che anche la mia isola d’origine possa crescere e dare nuove opportunità lavorative anche ai più giovani sopratutto nel campo artistico».
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