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Dalla nascita alla devastazione del Bèlice: la rinascita di Montevago parte da "Lu muru"
Storie antiche, di tradizioni e realtà, che "decantano", in maniera inedita sia per voce che per immagini, la vita del paesino dell'Agrigentino, dal patrimonio culturale unico
Storie antiche, di tradizioni e realtà, che "decantano", in maniera inedita sia per voce che per immagini, la vita di Montevago, paesino dell'Agrigentino dal patrimonio culturale unico.
Parte da un muro, che ospita disegni e raffigurazioni, il racconto di un passato da tramandare che si arricchisce via via con immagini animate.
È addirittura Plutarco a raccontare che ai Greci facevano gola le terre del Bèlice che piacevano, al tempo stesso, anche ai Fenici.
Il primo scontro per la conquista di questi territori risale al 339 a.C., in particolare alla battaglia del crimiso, ma furono tante le battaglie che si susseguirono, essendo luoghi ricchi e fecondi.
Nel 827 d.C. fu la volta degli arabi guidati da un certo Assad, e poi gli spagnoli per giungere all'arrivo di un certo mago che fondò proprio Montevago.
Il racconto, nel video che vi proponiamo, usa il dialetto - per bocca di Nicola Puleo - per ripercorrere, con il sottofondo musicale di Silvio Lucido, eseguito da "The Cotton Club Orchestra", e il violoncello di Mauro Cottone, le tappe salienti della nascita di questi luoghi fino a registrare la devastazione dovuta alla potenza della Natura, che fece tremare la valle del Bèlice da dentro le viscere della terra.
Ma la vita continua sempre e si rinasce, con il sostengo di tante cose non ultime le arti, e Montevago è pronto ad una nuova vita.
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